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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Trasformare l'area del Montello in una oasi per le api

I firmatari del progetto, coordinato da Confagricoltura, chiedono di non eseguire trattamenti insetticidi su vigneti e altre colture dal 20 aprile al 30 maggio, periodo della fioritura delle acacie

Una delle aree più suggestive del Trevigiano, incastonata in un’ansa del Piave e primo baluardo della Pedemontana, che rappresenta però – soprattutto in specifici periodi dell’anno – anche e soprattutto una fondamentale risorsa naturale, produttiva ed economica per l’intero comparto apistico italiano. Nell’area del Montello, infatti, si rinnova in primavera la fioritura dei boschi di acacia, un fenomeno che richiama ogni anno miliardi di api, e apicoltori da tutta Italia, in una zona che si stima abbia – in condizioni ottimali – una potenzialità produttiva di 5000 quintali di miele annui. Le quantità prodotte nella realtà, tuttavia, sono nettamente inferiori, questo a causa dell’intensificarsi delle colture specializzate – e la loro gestione fitoiatrica –, che hanno causato negli ultimi anni un progressivo spopolamento degli alveari, ed il conseguente spostamento di molte aziende apistiche verso aree “meno disturbate”.

Con il Progetto APInVIGNA è stata avviata una sperimentazione in campo, che ha incoraggiato un confronto tra tecnici del settore, con l’obiettivo di migliorare la convivenza tra apicoltura e agricoltura - con particolare riguardo alla viticoltura. Dal Progetto è nata l’iniziativa “Accordo per il Montello”, primo passo concreto per rendere quest’area un’oasi della fioritura, naturalmente attrattiva per le api.

Nel periodo che va dal 20 aprile al 30 maggio – quello durante cui avverrà la fioritura delle acacie – i sostenitori dell’iniziativa (Confagricoltura Treviso, Ulss 2 Marca Trevigiana, FAI – Federazione Apicoltori Italiani, UNA-API, Consorzio Asolo Prosecco, Consorzio Vini Montello, Consorzio del Bosco Montello, Cantina  Montelliana, Giusti Wine, Apicoltura Francesco Bortot, ExtendaVitis e ProgettoNatura) a tutti gli utilizzatori di prodotti fitosanitari del Montello di non eseguire trattamenti insetticidi sulle proprie colture – se non in casi di urgenze -, con l’auspicio di rendere maggiormente sostenibile l’agricoltura dell’area, e trasformare il Montello in una vera e propria oasi per le api.

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