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Elezioni regionali, Galan: "Ricandidarmi sarebbe un errore"

Un divorzio tra Lega e PdL potrebbe mettere a rischio la Giunta regionale veneta. Ma Giancarlo Galan esclude l'eventualità di una sua ricandidatura

Ospite alla trasmissione "X-News" di Antenna Tre Nordest, ieri, l'ex Ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan ha toccato alcuni temi caldi del momento: dalla possibile ricandidatura a governatore del Veneto al controverso rapporto tra Lega Nord e Popolo della Libertà.

"Se Bossi vuole rompere il patto nella Regione Lombardia - ha dichiarato Galan - la stessa cosa deve valere anche per Venezia", nonostante il buon lavoro di Luca Zaia. "Devo riconoscere che Zaia sta mantenendo i patti - ha continuato - e si sta comportando correttamente. Ma se c'è un motivo politico in base al quale non si può stare insieme a Milano, lo stesso deve valere anche per Venezia".

Il divorzio tra Lega e PdL, dunque, potrebbe ricondurre precocemente alle urne gli elettori veneti e all'ex ministro potrebbe presentarsi l'occasione di rifarsi del "tradimento" di Berlusconi nelle regionali del 2010. "Non è stato un tradimento - ha precisato Galan - Peggio: è stato un errore quello di cedere la Regione alla Lega".

Tuttavia Galan esclude l'ipotesi di una ricandidatura: "Sarebbe un errore - ha spiegato l'ex ministro - L'ho fatto altre volte e ora ci vedo una persona al posto mio, un trentacinquenne con stesso entusiasmo, speranze, voglia di combattere, di fare un tentativo. Non uno dei vecchi. Una persona che non ha ancora un nome e cognome, ma che di sicuro c'è".

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