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Prima seduta del consiglio comunale di Treviso: undici donne tra i banchi dei Trecento

Il giuramento del sindaco Mario Conte, la nomina dei capigruppo. Antonio Dotto presidente votato anche dalle minoranze (con due sole schede bianche), Claudia Tronchin e Antonella Tocchetto elette vicepresidenti

Si è aperto alle 18 il primo consiglio comunale di Treviso del secondo mandato Conte. A presiedere la seduta il consigliere Antonio Dotto, destinato a diventare il nuovo presidente del consiglio. Nominati i capigruppo delle varie forze politiche rappresentate in consiglio: Giuseppe Basso per la lista Mario Conte, Christian Schiavon per la Lega, Guido Bertolazzi per Fratelli d'Italia, Davide Acampora per Forza Italia, Stefano Pelloni per il PD, Franco Rosi per Treviso civica, Giorgio De Nardi per la lista Giorgio De Nardi sindaco e Nicolò Rocco per il Terzo polo. Nel salone dei Trecento presente una folta rappresentanza di cittadini che hanno scandito con applausi gli interventi nei nuovi consiglieri.

La seduta è stata sospesa per la riunione dei capigruppo. Maggioranza e minoranza hanno deciso di convergere su Antonio Dotto per il ruolo di presidente del consiglio (con Rocco e Pelloni che hanno esplicitato questa scelta). Per la vicepresidenza sono emerse le candidature di Antonella Tocchetto per l'opposizione e quella di Claudia Tronchin per la maggioranza. Si è quindi proceduto alla votazione.

L'elezione di Dotto

Sui 33 votanti sono state due le schede bianche, con Dotto che ha conquistato 31 voti ed è stato quindi proclamato presidente. «Un grazie ai miei predecessori, Salvadori, Rosi e Iannicelli a cui chiederò consiglio»: ha detto Dotto, particolarmente emozionato. Sulle due schede bianche sospetti su Zabai e Bazza che però hanno smentito categoricamente. Altri hanno ipotizzato i nomi dei consiglieri Rosi e Buoso.

L'intervento di Nicolò Rocco

Il voto per i vicepresidenti: Claudia Tronchin ha conquistato 22 voti, Antonella Tocchetto 10 e una scheda nulla. Ha aperto gli interventi Caterina Dozzo, consigliera della lista De Nardi, la più giovane dell'intera assemblea civica. «Apriamoci al futuro, sono contentissima di essere qui»: ha detto. A seguire Nicolò Rocco: «Credo l'elezione possa rappresentare un corso nuovo, ci piacerebbe ripristinare i consigli di quartiere». Lanciata la proposta di utilizzare anche gli spazi il Tenni per una delle facoltà universitarie, quella di scienze motorie. E' stata la volta di Marco Zabai (PD) che durante il sui intervento ha ricordato Ciro Perusini e richiesto che venga nominato l'assessore alla cultura: «Dobbiamo essere un pò più vigilanti e un pò meno laudatori. Agiremo, come diceva l'Abate Bailo, per solo amore della città».

Caterina Dozzo

Antonella Tocchetto (PD) ha invitato i cittadini presenti al consiglio a continuare a seguire i lavori dei Trecento anche nelle prossime occasioni e ha plaudito al fatto che siano presenti ben 11 donne tra i banchi dei Trecento. «Spero che venga messo al primo posto il sociale, c'è tanta gente che sta male e chi non riesce più a pagare il mutuo e ha lo sfratto»: ha sottolineato la consigliera dem. Quindi l'intervento di Carlotta Bazza (PD): «Va ridata dignità ai quartieri, è il nostro dovere a prescindere dalla forza che rappresentiamo. Non bastano gli alberi di Natale o un cineforum ogni tanto». Sempre dalle minoranze ha preso la parola Roberto Pizzolato che ha fatto cenno durante il suo discorso al calo della natalità. A seguire Stefano Pelloni (PD) che ringraziato l'assemblea e gli altri neo-consiglieri sottolineando la gravità dell'astensionismo e ricordando anche l'appuntamento con il prossimo Pride. «La invito ad esserci, come la invito al più presto a nominare un assessore alla cultura»: ha sottolineato. Maria Buoso (Treviso civica): «E' un privilegio essere qui come voce dei cittadini, chi ci ha votato e non ci ha votato. Spero che il fatto che ci siamo tante donne limiti i personalismi». Franco Rosi (Treviso civica) ha aggiunto: «Spero che questo sia il mandato della riconciliazione tra politica e cittadini, oggi rappresentiamo metà cittadini, lei aveva come obiettivo 29mila voti, ne ha presi 6mila in meno. Nel 90% andava a votare l'89,90%, oggi poco più del 50%».

Il sindaco ha poi enunciato la composizione della Giunta, con relative deleghe. A tre consiglieri sono state affidate alcune deleghe non ricoperte dagli assessori: Davide Acampora (Forza Italia) sarà referente per Avviso Pubblico, a Carlo Alberto Correale (Fratelli d'Italia) la partecipazione giovanile e l'università e infine a Giancarlo Iannicelli (Lista Conte) i rapporti con le istituzioni ed il supporto allo svilippo dei mercati cittadini.

La maggioranza ai Trecento

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