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Scuole aperte ai ragazzi e ai cittadini: la proposta di Giorgio De Nardi

Il candidato del centrosinistra: «Il progetto delle scuole aperte e partecipate vuole aprire degli spazi protetti alle famiglie oltre l'orario scolastico, per dare a bambini e ragazzi spazi sereni di socialità e far vivere la scuola come un bene comune del quale prendersi cura»

E' stato dedicato ai temi della scuola e dell'università l'incontro che si è svolto nella mattinata di sabato nell'aula magna della scuola Arturo Martini di Treviso e che ha visto il candidato del centrosinistra, Giorgio De Nardi, lanciare la proposta di aprire i plessi comunali oltre l'orario scolastico, aprendoli ai ragazzi.

«Una mattinata intensa, oggi, piena di spunti e stimoli per incrementare davvero, e non solo a chiacchiere, le prospettive di sviluppo della scuola e dell'università nella nostra Treviso...  Due interventi, quelli di Gianluca Cantisani e Giancarlo Corò, da esperti del settore» ha commentato Giorgio De Nardi «Gianluca Cantisani propone il progetto delle “Scuole aperte” come spazi di vita e di crescita civica, perché la partecipazione dei cittadini alla costruzione del benessere di una comunità, il senso di appartenenza, la condivisione di un progetto di legalità nascono dalla reciproca fiducia e dalla sinergia tra tutte le entità educative: scuola, istituzioni, genitori, educatori. Il progetto delle scuole aperte e partecipate vuole aprire degli spazi protetti alle famiglie oltre l'orario scolastico, per dare a bambini e ragazzi spazi sereni di socialità e far vivere la scuola come un bene comune del quale prendersi cura; questo naturalmente necessita della collaborazione delle istituzioni e del Comune. Nei nostri quartieri abbiamo bisogno di ritrovarci, di conoscerci, di condividere anche momenti come il gioco, costruendo opportunità di collaborazione e aiuto tra famiglie».

«Il professore Giancarlo Corò offre invece la visione realistica di una Treviso che propriamente città universitaria ancora non si può definire» continua De Nardi «Suggerisce una più ampia, dinamica, organica prospettiva di sviluppo dei corsi universitari trevigiani, con l'apertura di un Dipartimento nella città, moderno, trainante, che possa diventare attrattiva per studenti che provengono da fuori e dall'estero. Aprire ed innovare, per collegare i percorsi di studio ad una Treviso che economicamente è trainante nel Nord Est e che conosce realtà aziendali innovative e invidiate in tutto il mondo, ma anche per ampliare l’utenza dei servizi pubblici e privati della città. Alle proposte del sindaco Conte di alzare i contributi alle scuole paritarie o parrocchiali, benvenute perché qualsiasi ulteriore risorsa per l'istruzione è sempre ben accolta, forse è necessario aggiungere una visione di sviluppo più professionale, organica ed ampia per la scuola paritaria, privata e pubblica della nostra Treviso».

Il tavolo dei relatori-4

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