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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Alto Trevigiano Servizi

ATS da’ il via al progetto "Casette dell'acqua"

Gli erogatori serviranno a incoraggiare l’uso dell’acqua della rete e a diminuire l’impiego delle bottiglie in plastica

Buona, sana, sicura ed economica. Alto Trevigiano Servizi - azienda di servizio idrico integrato nelle province di Treviso, Belluno e Vicenza - ha deciso di promuovere l’utilizzo di acqua potabile fornita dall’acquedotto e diminuire l’inquinamento legato all’utilizzo delle bottiglie di plastica grazie all’installazione delle “Casette dell’acqua”, ovvero distributori di acqua potabile della rete, microfiltrata, refrigerata, naturale e gasata.

I dettagli dell'iniziativa 

Le prime a essere inaugurate sono state due casette a Breda di Piave. A seguire, il taglio del nastro del nuovo erogatore è avvenuto a Montebelluna.

L’iniziativa, voluta dai soci e approvata dall’Assemblea l’anno scorso, prevede un costo di 0,5 cent al litro per quella naturale e per quella frizzante. Il servizio sarà semplicemente attivabile con utilizzo di monete e di tessere prepagate.

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Alla società di Montebelluna è stato affidato il compito di gestire le Casette, di provvedere all’allacciamento idrico ed
elettrico con la predisposizione dei contatori e di curarne manutenzione e gestione, sia ordinaria che straordinaria.
Il presidente di Ats, Fabio Vettori, e l’amministratore delegato, Pierpaolo Florian, spiegano: “L’installazione di tali erogatori rappresenta un ulteriore servizio al cittadino e aiuta a promuovere l’uso dell’acqua potabile dell’acquedotto che, non finiremo mai di sottolinearlo, è buona, sana, economica e controllata grazie alle numerosissime analisi
effettuate ogni anno. Inoltre, il contributo alla riduzione dell’utilizzo di bottiglie in plastica ha una valenza ambientale che è in linea con tutti i progetti e gli investimenti che Ats realizza nel territorio. Oltre a favorire comportamenti sostenibili, l’iniziativa della nostra società contribuisce a fornire l’opportunità di utilizzare l’acqua sicura dell’acquedotto anche in quelle zone che sono servite solo parzialmente, garantendo così la possibilità di bere un’acqua che viene più controllata rispetto a quella dei pozzi privati”
.

Visto l’interesse dimostrato dai sindaci al progetto, seguiranno altre installazioni nel territorio dei 52 comuni soci di Ats.

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