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Domenica, 28 Aprile 2024
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Run for Children da record: in 1700 di corsa per "Giocare in corsia"

Grande successo per l’evento podistico nato con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’iniziativa della LILT che dal 1994 porta il sorriso ai piccoli ospiti dei reparti di pediatria degli ospedali di Treviso e Conegliano

Una serata da record, oltre ogni previsione. Run for Children è stata una festa lunga 7 chilometri, che ieri sera ha invaso e coinvolto il cuore di Treviso. L’obiettivo era raccogliere fondi per “Giocare in corsia”, l’iniziativa della Lilt che dal 1994 porta sorrisi e spensieratezza ai piccoli ospiti dei reparti di pediatria di Treviso e Conegliano. Le cifre ufficiali saranno comunicate nei prossimi giorni, ma i numeri sono più che significativi: 1700 iscritti rappresentano il nuovo record di partecipazione per l’evento podistico organizzato da Gianluca Sacilotto, Fabio Simionato e Norma Pezzutto. E la donazione a “Giocare in corsia”, dopo i quasi 40 mila euro raccolti nelle prime tre edizioni, andrà di pari passo.

L’entusiasmo della ripartenza, dopo l’annullamento dell’edizione 2020, ha generato un piccolo miracolo: mai la Run for Children aveva raggiunto un tale picco di adesioni. Un risultato che vale doppio in un momento ancora complicato dal punto di vista sanitario, in cui molti eventi podistici (e non solo) vedono assottigliarsi le fila dei partecipanti. Applaudito alla partenza il sindaco Conte: “Run for Children è beneficenza totale. Finalmente ci siamo: avevamo bisogno di rivederci, di riappropriarci dei nostri spazi. Fatelo con prudenza: il green pass dev’essere dentro la nostra testa”, ha detto il “primo cittadino”, questa volta senza vestire i panni di atleta. 

Al suo fianco, oltre agli assessori Alessandro Manera e Andrea De Checchi, il sindaco di Ponte di Piave, Paola Roma, lei sì in veste di podista. E poi l’assessore regionale Federico Caner e il presidente provinciale della Lilt Alessandro Gava, che ha sottolineato la disponibilità dei volontari di “Giocare in Corsia”, ma anche il costante impegno degli organizzatori della Run for Children (“Creare un evento di successo è possibile, confermarsi è più difficile”). Commozione per mamma Barbara, in lotta assieme al figlio contro la malattia, che ha sottolineato l’importanza della prevenzione anche per bambini e ragazzi.    

Gara di selfie e applausi per una lunga schiera di sportivi: dal rugbista della Benetton Tiziano Pasquali al triatleta Bernardo Bernardini, dall’ultratrailer Dubravka “Duda” Seslija al maratoneta Eyob Faniel, reduce dall’Olimpiade, rimasto colpito dalla grande affluenza di podisti sulle mura: “L’obiettivo della Run for Children è importante ed è bello vedere che così tante persone ci credono – ha commentato l’atleta che nel 2020 a Siviglia, correndo la maratona in 2h07’19”, ha cancellato il campione olimpico Stefano Baldini dall’albo dei primati italiani -. Il mio futuro? Il risultato della maratona olimpica non mi ha soddisfatto, per questo riparto subito con un nuovo obiettivo: vado ad allenarmi in Kenya e il 7 novembre farò la mia prima maratona di New York”. 

Il mondo del podismo trevigiano si è davvero mobilitato per Run for Children, presentando al via intere squadre e gruppi d’allenamento. Tutti pronti a rispondere al richiamo della beneficenza. Per la cronaca, il primo a tagliare il traguardo è stato il montebellunese Paolo La Placa, portacolori dell’HRobert Running Team, una delle società sportive, insieme all’Atletica Ponzano, più vicine all’organizzazione dell’evento. Era la sua prima corsa dell’anno (“Le ho fatte tutte, non volevo mancare”). Sul traguardo è stato accolto dai simpaticissimi volontari di “Giocare in corsia” coordinati da Roberto Michielon. Grande festa. Ma ieri sera, alla Run for Children, hanno vinto proprio tutti.

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