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Ulss 2, nominati 59 primari in tre anni: «Nido aziendale e alloggi convenzionati»

Negli ospedali della Marca mancano 120 medici: l'azienda corre ai ripari con telemedicina e assunzioni di dottori dall'estero. Implementate le iniziative a sostegno degli operatori sanitari: sportello psicologico e ferie solidali

L'Ulss 2 corre ai ripari con tutte le risorse possibili per far fronte alla carenza di medici che sta colpendo l'azienda sanitaria trevigiana: «Sono 120 i medici specializzati mancanti, ad oggi, negli ospedali della provincia di Treviso». A dirlo, lunedì 13 novembre, è Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, intervenuto con il direttore sanitario Stefano Formentini e il direttore delle risorse umane, Filippo Spampinato a Villa Carisi per fare il punto sulle assunzioni effettuate nell'ultimo triennio (dal 2020 al 2022) e sulle soluzioni che l'azienda sta valutando per far fronte al problema del personale mancante.

Il commento

«Stiamo vivendo un periodo difficile, inutile nasconderlo - ha dichiarato il dg Benazzi -. Solo nel dicembre del 2024 riusciremo a tornare a regime garantendo il giusto turnover ai nostri dipendenti. Non è corretto affermare che prima andava tutto bene: basti pensare alle due spending review in sanità tra il 2000 e il 2019, il tutto con una impossibilità di assumere per anni a causa del tetto alla spesa. Oggi il tema è che si possono fare le assunzioni ma mancano i medici. La nostra Ulss in tal senso si è sempre mossa con dinamicità e grande attrattività nonostante questi problemi, assumendo più medici specializzati rispetto a quanti avessero cessato il rapporto di lavoro, andando in pensione o lasciando l'azienda per altri motivi. Lo dimostrano i dati: abbiamo assunto 8 persone in più nel 2020, 19 nel 2021 e 12 nel 2022».

Nuovi primari

Dal 2020 ad oggi sono 59 le figure apicali (primari di unità complesse per tutta l'Ulss 2) incaricati nell’ultimo triennio. Unità operative semplici e dipartimentali per premiare e ringraziare i medici che hanno fatto e stanno facendo il loro lavoro. «Stiamo inoltre investendo moltissimo sulle attività di formazione, alle quali ha aderito tutta la dirigenza medica con l’intento di crescere professionalmente, cui vanno sommate ben 27.535 persone del comparto» conclude Benazzi.

Le altre soluzioni

L'Ulss 2 è pronta ad assumere nuovo personale sanitario e a migliorare il welfare aziendale a supporto dei suoi collaboratori in attesa dell'arrivo di nuovi medici dalle scuole di specializzazione.«Sappiamo già per certo - continua Benazzi - che non potremo assumere nuovi dermatologi. In questo campo, per venire incontro ai pazienti in attesa e favorire il lavoro degli specialisti in servizio, stiamo valutando di potenziare le visite in telemedicina. Il paziente caricherà le foto del problema da sottoporre al medico e il dermatologo gli risponderà con una diagnosi telematica. Poi, se il Ministero darà tutte le autorizzazioni, siamo pronti ad assumere medici stranieri dall'estero che conoscano l'italiano per colmare, almeno in parte, la mancanza dei 120 specialisti negli ospedali della provincia».

Per i dipendenti è stato poi realizzato un nuovo sportello di supporto psicologico; istituite inoltre "ferie solidali" per sostenere coloro che si trovano in un momento di difficoltà. Non da ultimo sono in cantiere un asilo nido aziendale negli spazi della Cittadella della Salute per gli operatori dell'Ulss 2 con figli piccoli e alloggi calmierati per gli operatori sanitari che arrivano da fuori città o ne hanno necessità per ragioni personali.

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