Nes, trovati assegni del valore di 29 milioni: ci sono gli indagati

Un tavolo tecnico per discutere sul futuro dei lavoratori della Nes, ma anche di tutto il gruppo Compiano. Lo chiedono le organizzazioni sindacali al ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato. L’inchiesta sulla sparizione delle decine di milioni di euro ha fatto ricadere la preoccupazione dei sindacati sui lavoratori, che in tutto sarebbero più di mille e che ora rischiano di rimanere a casa. Da parte dell’azienda, comunque, erano arrivate rassicurazioni inizialmente, poi di nuovo silenzio.

Intanto proseguono le indagini per tentare di individuare i responsabili del maxi furto dal caveau di Silea. E Luigi Compiano sarebbe iscritto nel registro degli indagati. Secondo quanto appreso, sarebbero spuntati 29 milioni di euro in assegni all’inerno del caveau, firmati da Compiano e intestati alla società. Potrebbero essere stati portati lì per coprire il denaro mancante, quel denaro di cui non c’è traccia da nessuna parte.

Oltre a Compiano, nel registro indagati anche Massimo Schiavon, responsabile contabile e Filippo Silvestri, amministratore delegato. Tutti e tre avevano ricevuto la visita della guardia di finanza nei giorni scorsi, (VEDI) ma il denaro non sarebbe stato ritrovato all’interno delle loro abitazioni. Martedì mattina, intanto, Luigi Compiano sarà interrogato dal pm. Nell’attesa continuano gli accertamenti, che avrebbero fatto lievitare le cifre mancanti fino a quasi 40 milioni di euro. (VEDI)