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Cronaca Pieve di Soligo

Ergastolo al killer di Adriano Armellin, il sindaco: «Una sentenza giusta per un delitto orrendo»

Stefano Soldan, primo cittadino di Pieve di Soligo, commenta così il verdetto della Corte d'Assise nei confronti di Mohamed Boumarouan, responsabile dell'efferato delitto di cui è rimasto vittima il pensionato 83enne compiuto il 25 marzo del 2022 nella casa di via Schiratti

«Una sentenza giusta per un delitto orrendo». E' questo il commento rilasciato oggi 22 marzo dal sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan sulla conclusione del processo per il barbaro delitto di cui è rimasto vittima Adriano Armelin, ucciso in casa dalla furia del 37enne Mohamed Boumarouan il 25 marzo del 2022. Il marocchino avrebbe commesso l'omicidio sotto l'effetto dell'alcol e della cocaina.

«Adriano - ha detto il primo cittadino di Pieve di Soligo - era una persona buona e disponibile con tutti. Le mie non sono assolutamente parole di circostanza: uno come lui mancherà molto alla nostra comunità e il nostro pensiero va a familiari che hanno vissuto una perdita immensa. Penso che la pena dell'ergastolo sia giusta per un reato tanto efferato e brutale commesso contro un uomo inerme. Il 37enne responsabile delle barbarie era una persona accolta nel nostro tessuto sociale ma che ha ripagato questa voglia di integrare con un assassinio tremendo. Spero che anche nei rimanenti gradi di giudizio venga confermato la sentenza che condanna il responsabile al massimo della pena».

«Ringrazio - ha concluso Soldan - le forze dell'ordine e la Procura per i tempi con i quali è stato trattato il caso. Credo che soprattutto in questa fase storica la nostra società abbia bisogno di pene certe contro chi si macchia di questi delitti che non hanno e non possono avere nessuna giustificazione se non la cattiveria e una totale assenza di umanità». I figli di Armelin invece non hanno voluto commentare l'esito del processo.

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