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Cronaca

Aste per immobili "truccate", indagato noto commercialista trevigiano

L'indagine della Guardia di Finanza ha portato a segnalare alla Procura il 52enne Luca Crisanti, commercialista di Treviso, per turbativa d'asta. Al centro dell'inchiesta una procedura di concordato preventivo, pendente presso il Tribunale di Treviso, del valore complessivo superiore ai 60 milioni di euro

Le fiamme gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno concluso un’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica che ha portato a denunciare per turbata libertà degli incanti Luca Crisanti, 52enne commercialista  trevigiano con studio in via Olivi a Treviso, liquidatore giudiziale di una procedura di concordato preventivo, pendente presso il Tribunale di Treviso, che riguarda la Bicos srl e del valore complessivo superiore ai 60 milioni di euro. L’attività degli investigatori del nucleo di polizia economico-finanziaria avrebbe permesso di accertare che il pubblico ufficiale ha turbato, dal 2021 al 2022, la regolarità di due distinte gare d’asta per l’assegnazione di alcuni beni immobili, inseriti nella procedura di concordato, ricorrendo a vari mezzi fraudolenti.

Nel primo caso Crisanti avrebbe accolto positivamente un’offerta d’acquisto non conforme al regolamento del pubblico incanto, in quanto i beni immobili banditi sono stati arbitrariamente accorpati in un unico lotto, senza alcuna autorizzazione da parte del Giudice delegato. Inoltre, gli immobili sarebbero stati  temporaneamente assegnati a un soggetto economico, in forza di una sua proposta d’acquisto non conforme al regolamento, e definitivamente acquistati da un’azienda costituita ad hoc, che non ha preso parte alla gara d’asta.

Nella seconda gara, svolta in violazione dell’obbligo di trasparenza, principio fondamentale delle vendite all’asta, il liquidatore avrebbe omesso di partecipare ai concorrenti le informazioni relative a un immobile che doveva essere venduto, favorendo, ingiustamente, l’aggiudicatario finale.

Le presunte condotte illecite del liquidatore sono state segnalate anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti, affinchè proceda per le conseguenti ipotesi di danno erariale. All’esito delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, condividendo l’impianto accusatorio, ha ora notificato all’indagato la conclusione delle indagini preliminari.

«L’intervento della Guardia di Finanza di Treviso, in sinergia con la locale Procura della Repubblica" si legge in un comunicato "ha avuto il fine di garantire la sana competizione tra le imprese, a tutela delle regole della libera concorrenza, del corretto funzionamento dei mercati e del buon andamento della Pubblica Amministrazione».

Luca Crisanti è un dottore commercialista e membro del consiglio dei Revisori Contabili. Dal 2001 al 2007 era stato membro del consiglio direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Treviso dal 2001 al 2007, con incarichi di Tesoriere, Vice-Presidente e Presidente. Perito presso il Tribunale di Treviso e Consulente tecnico presso lo stesso palazzo di giustizia, Crisanti vanta esperienze come sindaco della Nord Est Ippodromi, Piera Martellozzo spa e Antonio Basso spa, della Adelaide e Fornace S. Anselmo, della Farmaci Trevigiana spa, della Fabrizio Holding e dello Scatolificio Idealkart. «Ho fatto tutto secondo le procedure coinsentite - avrebbe detto in sue difesa - la carte dell'indagine lo confermano. Peraltro gli uffici giudiziari di Treviso erano a conoscenze delle mie scelte operative».

Cristanti, a detta del suo legale, l'avvocato Umberto Pauro del Foro di Venezia, starebbe predisponendo un memoria difensiva tesa a dimostrare la sua totale estraneità dai fatti che gli vongono contestati.

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