Uno sprazzo di sereno ai tempi del Covid-19: gregge va a spasso per San Giuseppe
Son scese dai pascoli trentini per portare un momento di ciarliera serenità in questi tristi e per molti aspetti cupamente surreali tempi da Covid 19 facendo la gioia dei tanti bambini reclusi in casa per le ordinanze "anti-contagio". Oltre 1000 capi a formare il nutrito gregge che è transitato per San Giuseppe sostando negli ampi campi incolti con un ben preciso "carnet de voyage" approvato a suo tempo dagli organi competenti, prima della transumanza dalle Alpi al piano. Bergamasche in primis ma anche sarde ed alpaghesi, ovini in maggioranza da carne, accompagnate da un bel gruppetto di vispe caprette suddiviso tra camosciate delle Alpi ed alpine francesi ed un altrettanto nutrita nidiata di belanti agnellini che forse stavolta, viste le restrizioni, passeranno indenni la prossima Pasqua. Sovrastanti in altezza alcuni cavalli che si godono la compagnia di questa passeggiata nella periferia del capoluogo "gioioso et amoroso" bagnato dal fiume di sorgiva più lungo d'Europa, il frizzante Sile. A dare un'insostituibile mano al gioviale Berto, il barbuto capo pastore, 4 guizzanti e vigili bastardi che raggruppano, indirizzano, convincono a suon di abbaiate decise l'allegra brigata che a volte s'attarda a brucare lungo il ciglio della strada invece d'affrettarsi a raggiungere il previsto posto di sosta. E dalle case han subito fatto capolino i "reclusi" di questo triste periodo di restrizioni e quarantene, chi sui terrazzi, chi dai balconi, chi addossato ai cancelli sperando magari, i più ardimentosi, in una fugace carezza ad uno degli armenti da serbare poi come ricordo di questa giornata che, per un istante, ha spezzato la grigia monotonia di giorni gravidi di cupi pensieri.