L'incrocio sulla Noalese è troppo pericoloso: i cittadini avviano una raccolta firme
TREVISO San Giuseppe, incrocio tra la statale Noalese, via delle Muneghe da un lato e strada dell'Aeroporto dall'altro. A vederlo appare una normalissima, quasi insignificante intersezione con l'opportuna segnaletica; eppure questo crocicchio è entrato di gran carriera nella " top ten" degli incroci più pericolosi del capoluogo di Marca.
Se di giorno è l'adiacente passaggio pedonale, dove in passato è stata falciata a morte Marcella Zulian, a costituire un costante allarme stante l'idiosincrasia degli automobilisti verso il codice della strada, all'imbrunire il pericolo si sposta proprio all'incrocio. Complice lo strano gioco di chiaroscuri che l'illuminazione in loco crea, chi proviene dalla strada dell'aeroporto, la cui trasformazione in "chilometro lanciato" è stata segnalata a più riprese in questi anni, non "vede" l'incrocio, proseguendo tranquillamente su via delle Muneghe salvo accorgersi, dopo l'attraversamento alla cieca della statale, dello sbaglio.
L'ultima carambola è di poco tempo fa ed ha portato allo sfondamento della vetrina del panificio che aggetta sull'incrocio e, fortunatamente, a traumi leggeri per i malcapitati. I residenti hanno avviato, pur di avere una qualche risposta che li tranquillizzi, una raccolta firme a sostegno della richiesta della messa in sicurezza dell'incrocio, del relativo passaggio pedonale e dell'intera strada dell'aeroporto, i dissuasori chiesti a più riprese son stati infatti inspiegabilmente "dirottati" dall'amministrazione sull'adiacente strada di Boiago. Visto il "tesoretto" proveniente dalla vendita delle quote SAVE le famiglie della zona si augurano che la piccola "bugia" sulla mancanza di soldi non venga reiterata per giustificare il nulla di fatto di questi anni a fronte delle richieste presentate. Pe una volta potremmo prevenire ulteriori eventi infausti che nessuna si augura.