rotate-mobile
Cronaca Maserada sul Piave

Delitto di Varago, l'omicida chiede il giudizio abbreviato

Gli avvocati Fabio Crea e Luigi Torrisi, difensori di Elia Fiorindi, hanno presentato l'istanza nella mattinata di oggi 10 novembre. Il rito alternativo è condizionato alla aquisizione di alcuni documenti e video, tra cui uno che sembrerebbe deporre per la tesi del killer. Il 18enne, lo scorso 11 maggio, uccise a coltellate Aymen Adda Benameur, 17enne studente del Besta di Treviso, al termine di una lite probabilmente legata ad una cessione di droga

Rito abbreviato, condizionato alla presentazione di una serie di documenti e video dell'omicidio. Uno in particolare, in cui si vede la vittima prendere per il collo il suo assassino e minacciarlo con un coltello. Gli avvocati di Elia Fiorindi il giovane di 18 anni accusato di aver ucciso, l'11 maggio scorso scorso a Maserada, il 17enne di origine algerina Aymen Adda Benameur, colpito a morte con due fendenti in seguito a quella che pare essere stata una discussione per della droga, hanno depositato oggi, 10 novembre, la richiesta di rito alternativo resa possibile dal fatto che il pubblico ministero Davide Romanelli non ha appesantito il capo di imputazione con nessuna aggravante (tolta la giovane età della vittima) rendendo così praticabile la strada che porta all'abbreviato. Se la richiesta sarà accolta in caso di condanna Fiorindi, che resta per il momento recluso nel carcere di Treviso, potrà godere di uno sconto di pena pari ad un terzo del totale. E se gli avvocati Fabio Crea e Luigi Torrisi, difensori del 18enne, rinunciassero all'appello per il ragazzo ci sarebbe l'ulteriore beneficio di un sesto sull'ammontare complessivo della sentenza. La decisione si saprà entro il 14 febbraio, giornata in cui era stato fissato il giudizio immediato.

Ai fini della decisione del pm Romanelli sulle aggravanti sarebbe stato determinante proprio il video che ricostruirebbe la dinamica della morte di "Alge". Nelle immagini si vedrebbe Aymen prende per il collo Elia quando questi è ancora disarmato, strattonandolo per una decina di metri. Poi lo minaccerebbe con un coltello che teneva nella mano destra: passa qualche secondo e tra i due giovani scoppia una rissa, con Elia che a sua volta estrae una lama con la quale, nel corso della colluttazione, colpisce "Alge" alla schiena e poi sferra le due coltellate al ventre e sotto l'ascella. La seconda, che perfora il cuore, risulterà fatale al 17enne. I frame, che sono già parte del fascicolo di indagine e sono stati sottoposti a una consulenza tecnica da parte di un perito, sono stati ripresi da una telecamera di video sorveglianza di una casa che si trova nei pressi del luogo in cui è avvenuto il fatto di sangue. Si vedrebbe una scena che confermerebbe la tesi sostenuta da Elia Fiorindi, il giovane reo confesso dell'omicidio: e cioè che il 18enne avrebbe agito come reazione ad un tentativo di rapina da parte dell'altro, che avrebbe voluto impossessarsi dello stupefacente che Fiorindi aveva con sé quando avrebbe dato appuntamento al ragazzo di origine algerina probabilmente per vendergliela.

Nelle immagini, che i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Treviso avrebbero acquisito soltanto giorni dopo il fatto attraverso un controllo su quali fossero le telecamere di video sorveglianza presenti nello spiazzo dietro a Via Primo Maggio, sarebbe possibile osservare Aymen che punta il coltello al collo di Elia. Ma quell'arma, insieme al cellulare del 17enne, non è mai stata trovata. Il video riprende poi gli ultimi drammatici diciannove secondi del 17enne: Elia, dopo averlo attinto alla schiena (colpi che però non avrebbero potuto essere mortali) infligge due coltellate all'addome e sotto la scapola sinistra. "Alge" si sarebbe accasciato al suolo poco dopo, morendo sul colpo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Delitto di Varago, l'omicida chiede il giudizio abbreviato

TrevisoToday è in caricamento