rotate-mobile
Cronaca Maserada sul Piave

Omicidio del giovane "Alge", ci sarà lo sconto di pena per l'assassino

Elia Fiorindi, il 18enne accusato di aver ucciso l'11 maggio scorso a Varago di Maserada il 17enne di origine algerina Aymen Adda Benameur, sarà giudicato in abbreviato il prossimo 11 gennaio di fronte al gup Piera De Stefani. In caso di condanna otterrà uno sconto pari ad un terzo

Cadute tutte le aggravanti, ad esclusione della minore età della vittima. Così Elia Fiorindi, il prossimo 11 gennaio, sarà giudicato con il rito abbreviato. Questo vuole dire che in caso di condanna, potrà godere di uno sconto di pena pari ad un terzo del totale. L'istanza presentata lo scorso 10 novembre dai difensori del 18enne (gli avvocati Fabio Crea e Luigi Torrisi) accusato di aver ucciso l'11 maggio scorso a Varago di Maserada il 17enne di origine algerina Aymen Adda Benameur con due fendenti in seguito a quella che pare essere stata una discussione per della droga, è dunque stata accolta. La riduzione di pena di cui potrebbe godere Fiorindi sarebbe anche maggiore se gli avvocati difensori dovessero rinunciare al ricorso in Corte d'Appello: a quel punto allo sconto di un terzo si aggiungerebbe un altro sesto sull'ammontare complessivo.

Decisiva per l'accesso al rito alternativo sarebbe la decisione del pubblico ministero Davide Romanelli di non appesantire l'imputazione contestando anche le aggravanti. Determinante sarebbe il video ripreso da una video camera di sicurezza che riprende gli ultimi 19 tragici secondi di Aymen. Il contenuto sarebbe in linea con quanto Fiorindi aveva sempre sostenuto: sarebbe stato "Alge" ad aggredirlo per primo. Nelle immagini infatti si vedrebbe il 17enne prendere per il collo Elia quando questi è ancora disarmato, strattonandolo per una decina di metri. Poi, sovrastandolo in altezza, lo minaccerebbe con un coltello che tiene nella mano destra: passa qualche secondo e tra i due giovani scoppia una violenta rissa, con Elia che a sua volta estrae una lama con la quale nel corso della colluttazione colpisce "Alge" alla schiena e poi sferra le due coltellate al ventre e sotto l'ascella. E' la seconda, che perfora il cuore, a risultare fatale al ragazzo, che era di origine algerina.

I frame, che sono già parte del fascicolo di indagine e sono stati sottoposti a una consulenza tecnica da parte di un perito, confermerebbero insomma che il 18enne avrebbe agito come reazione ad un presunto tentativo di rapina da parte dell'altro, che avrebbe voluto impossessarsi del panetto di hashish che Fiorindi aveva con sé quando avrebbe dato appuntamento al ragazzo di origine algerina probabilmente per vendergliela.

L'abbreviato è condizionato alla produzione di una serie di documenti e video dell'omicidio. Il coltello che sarebbe stato utilizzato dal 17enne non è mai stata ritrovato, così come sembra essere scomparso nel nulla anche il telefonino del giovane studente dentro a cui potrebbero essere nascoste le vere ragioni per cui quel pomeriggio Aymen (la cui famiglia si è affidata all'avvocato Leonardo Meneghetti) si trovasse a Varago.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio del giovane "Alge", ci sarà lo sconto di pena per l'assassino

TrevisoToday è in caricamento