Al Liceo Levi….si lavora per sradicare lo stress da lavoro correlato?
Dal Liceo Levi di Montebelluna giungono sempre notizie degne di essere condivise e meditate. Ultima in ordine di tempo, pubblicizzata con circolare dirigenziale in questi giorni, quella riguardante i risultati sullo stress lavoro correlato o meglio un commento alle proposte della commissione consultiva istituita ad hoc. Come è noto, in ogni posto di lavoro - dal 2008 - è previsto che spetti ai Dirigenti la valutazione – e allo scopo si avvalgono di una commissione di esperti – di tutte le situazioni che possono recar danno alla sicurezza e alla salute psico-fisica dei lavoratori. Questo vale anche per l’ambito scolastico perché pare che il fenomeno del cosiddetto “born-out”, ovvero dell’”esaurimento delle energie psicofisiche”, fra gli insegnanti, sia un fenomeno con dati significativi (secondo una ricerca di dottorato, di qualche anno fa dell’Università “La Sapienza” di Roma, riguarderebbe il 31% del personale docente). Al Levi la commissione, che si è insediata nel 2019, ha terminato il proprio compito pochi mesi fa con una serie di proposte presentate al dirigente scolastico ing. Ezio Toffano. A queste ha replicato il dirigente stesso, respingendo in blocco ogni rilievo o suggerimento. Su una delle proposte merita soffermarsi, ovvero l’ultima. Infatti in un documento pubblicato sul sito del Liceo – per chi voglia verificare: sito Liceo Levi sezione “Sicurezza”, poi “Allegati DVR”, quindi all’interno de “All-14 Valutazione stress lavoro correlato”, c’è la “Relazione DS SLC 2023” - , il dirigente riporta la proposta finale della Commissione di “sottoporre al personale un non meglio precisato questionario “anonimo””. Ad essere precisi la commissione aveva proposto un “questionario soggettivo sul benessere organizzativo a scuola” con 6 innocui quesiti preliminari e 5 articolati per aree (es. “ambiente di lavoro”, “contesto di lavoro”, ecc.). Ed ecco quello che merita meditare, ovvero il diniego dell’ing. Toffano con la seguente motivazione: ”Si osserva come la delazione anonima sia eticamente ignominiosa. Che a proporla sia personale scolastico, ossia la categoria di dipendenti della Pubblica Amministrazione deputata a formare le menti delle future generazioni, è oltremodo sbalorditivo”. Ovviamente di “sbalorditivo” c’è questo commento e, qualcuno dice, il palese e inaccettabile insulto indirizzato ai docenti del Levi. Perché? Prima di tutto, il rilevamento sulla situazione di una struttura, compreso quindi anche l’operato del dirigente scolastico, è previsto come possibilità dalla normativa stessa d.lgs, 81/2008. Secondo, la “delazione” non c’entra nulla con un “questionario soggettivo sul benessere organizzativo a scuola”, volto a tutelare la libera opinione di soggetti liberi, appunto, da ogni pressione esterna che potrebbe essere volta a intimidire o a distorcere l’espressione del proprio pensiero. Anche questa è prassi ordinaria di garanzia, specie fra dipendenti pubblici sottoposti, dalla cosiddetta “Riforma Brunetta”, a un rapporto di lavoro “gerarchico” quasi privatistico (che qualcuno chiama “padronale”). E poi cosa teme il dirigente ing. Toffano? Ha il dono della divinazione per cui sa già che l’esito di un “sondaggio”, che riguarderebbe in generale il Levi, sarebbe a lui totalmente sfavorevole? C’è forse una storia pregressa che può far pensare alla criticità di una gestione dirigenziale? E poi, i docenti prima di essere subordinati, ossia dipendenti impiegatizi, sono esseri liberi, intelligenti e responsabili che insegnano alle generazioni presenti, e non solo a quelle future, con la parola e con l’esempio la “parresia”, vale a dire la libertà di pensiero e di parola, e l’autonomia critica, per “separare il grano dal loglio”, già qui ora senza attendere il giudizio universale (Matteo 13, 24-30). Il dirigente teme queste due virtù presenti già nel pensiero antico, pre-cristiano e cristiano? O forse per il benessere del personale del Liceo Levi di Montebelluna non si riesce ad affrontare il giudizio spassionato di cittadine e di cittadini liberi, che non riguarda solo il vertice, ma la struttura organizzativa, le scelte operative e gli atteggiamenti e le relazioni fra le persone ? Insomma che ci sia ancora da lavorare al Liceo Levi per una futura commissione stress lavoro correlato, soprattutto per rilevare il benessere o il malessere di tutto il personale ? Pare proprio di sì…..(magari dando voce ai diretti interessati!)