Lutto a Quinto: si è spenta la più vecchia delle "Putèe della Fornàsa Pagnossin"
La più vecchia, come anzianità di fabbrica, delle "Putèe della Fornàsa" è mancata in questi giorni a Quinto, dove risiedeva. Lei è la 87enne Mercede Onnivello, detta Teresina. Le "Putèe" erano un gruppetto di adolescenti che, appena terminata l'allora scuola dell'obbligo vennero spedite in fabbrica a lavorare. La Seconda Guerra Mondiale era appena ferita e Treviso piangeva ancora le laceranti ferite del bombardamento del 7 aprile ma già i cancelli del civico 94 della Noalese erano aperti ad accogliere maestranze vecchie e nuove. La Fornace Pagnossin, miracolosamente risparmiata dalle bombe, marciava spedita a produrre quei laterizi che avrebbero ricostruito la città e non solo. Il grande forno Hoffmann dal nome del suo inventore, un ingegnere tedesco di Groninga, una chicca tecnologica per l'epoca, doveva essere alimentato di continuo, caricato e scaricato secondo i tempi di cottura ed abbisognava di maestranze attente e veloci.
Le "putèe" scaricavano e caricavano assieme agli operai più anziani e mettevano in bell'ordine i laterizi sotto le grandi tettoie per l'asciugatura. Un lavoro massacrante sotto l'occhio attento di paròn Angelo che vigilava su tutto e tutti. Quelle adolescenti sarebbero state poi le protagoniste della trasformazione della Pagnossin da fornace a ceramica e Mercede avrebbe indossato il camice azzurro col logo dell'angelo prima e dei baffi tricolori poi entrando nei capannoni della "ceramica nuova".
Certo sempre polvere, tanta, caldo, soffocante, dei forni Kera, ma ,come raccontava con un velo di nostalgia: "Fu come passare dall'inferno al paradiso". Nostalgia e commozione che prese lei e tutti i visitatori della mostra del 2014 a Villa Memo Giordani dove la prima volta venne tracciata attraverso documenti e manufatti l'intera storia della centenaria manifattura trevigiana che avrebbe conquistato il mondo intero coi suoi splendidi prodotti che sono entrati a far parte pure delle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra, il più importante al mondo per la ceramica.. Mercede Onnivello venne invitata a raccontare e, nonostante una naturale timidezza, riuscì ad aprire il suo preziosissimo scrigno di ricordi dando una ventata di commozione a tutti gli astanti. Con lei se ne va una di quei protagonisti umili e misconosciuti della storia economica della Marca.