Piano degli interventi a Preganziol, l'opposizione: «Piano privo di finalità, obiettivi e indirizzi»
Nell’ultimo consiglio comunale fiume tenutosi il 27 aprile, dopo la mezzanotte, si è aperta un accesa discussione sull’ultimo punto all’o.d.g. “il documento preliminare di revisione del Piano degli interventi”. La terza revisione al piano degli interventi, strumento urbanistico di livello comunale, ha acceso lo scontro tra l’amministrazione e l’opposizione della Lega. Due i principali protagonisti: il vicesindaco Mestriner, coadiuvato dall’Arch. Doardo, della Terre srl da un lato, e il consigliere Alberto Marton dall’altro, del gruppo consiliare Lega - Liga Veneta. Il piano, presentato come strumento urbanistico innovativo, permetterà secondo l’amministrazione, una gestione puntuale del territorio, grazie alla divisione in isolati ed alla mappatura ecosistemica a scala urbana. La schedatura degli isolati restituirà per ogni isolato la sua caratterizzazione formale ed ecosistemica evidenziandone criticità e valori, i contenuti saranno: superficie, volume esistente, altezza di fabbricati, numero di abitanti, superfici a verde, parcheggio, impermeabili e, non ultima, la valutazione delle qualità ecosistemiche grazie agli indicatori come assorbimento C02, isola di calore, assorbimento acque. Dure e ferme invece le parole dell’opposizione leghista, che ritiene l’indirizzo politico dato dall’amministrazione inappropriato per la città di Preganziol, privo di finalità, obiettivi ed indirizzi; “potrei capire un piano così pensato per la città di Treviso, poiché all’interno di Treviso le esigenze del centro città posso essere diverse rispetto ai quartieri periferici, ma questo non è minimamente utile qui, tenendo conto della conformazione urbanistica di Preganziol” commenta il consigliere Alberto Marton, ” la mappatura degli isolati porterà a creare delle schede con degli isolati di serie A, B, C e via dicendo”. I dubbi che emergono dal documento preliminare sono diversi nell’intervento del consigliere Marton: dalla necessità della schedatura degli isolati al reale fine ed obiettivo pratico che si pone il piano stesso. Belle parole quali “ecosistemica” e “valutazione della qualità” rischiano alla fine di ingessare il paese portando solo a nuovi vincoli per il cittadino privato che vanno ad aggiungersi alla vastissima legislazione nazionale e regionale in materia. Il rischio è inoltre quello di porre ulteriori vincoli anche sui lotti presenti nel consolidato, dove l’intervento del privato dovrà relazionarsi con le necessitò dell’isolato, creando ulteriori incertezze. Sarebbero infatti stati di difficile attuazione gli interventi recentemente approvati dal Consiglio comunale all’unanimità; interventi che secondo Marton sono propositivi per il paese, ma che nell’ottica del piano difficilmente sarebbero stati realizzati; quali la casa dell’ex campanaro e il fabbricato nei pressi delle poste di Preganziol. “E’ incoerenza rispetto a quanto appena fatto e inadattabilità rispetto al nostro territorio; se fossimo in America, o nelle grandi città come New York, dove intervengono demolendo un isolato intero di tutt’altra scala urbana avrebbe un senso, ma questo paese è un puzzle composto da piccoli lotti dove nella maggior parte dei quali i fabbricati sono a 1 metro dalla strada… che applicazione pratica può mai trovare questo piano?” rincara Marton, “se “l’indagine” come viene chiamata dall’amministrazione non porterò a niente avremo solo speso 23.000 euro delle tasse dei nostri cittadini; se invece ci saranno dei risvolti ecosistemici ci troveremo con isolati di serie A e di serie B per la gioia delle agenzie immobiliari.”. Il consigliere leghista conclude con una riflessione in cui, a seguito della suddivisione territoriale in isolati, sia a Preganziol che nelle sue frazioni, i cittadini si troveranno in possesso di beni immobiliari i cui valori verranno profondamente differenziati in base alla mera schedatura dell’isolato che per costituzione, dimensioni, storicità ed assetto urbano ne determinerà i nuovi valori di mercato. I cittadini di Preganziol saranno veramente disposti ad accettare passivamente un percorso di questo tipo che poco ha a che vedere con la pianificazione urbanistica? Di sicuro la Lega non ci stà!