Ultimo Miglio: gemellaggio bike-green tra Treviso ed Ostiglia
Sono arrivati di buon mattino per incamminarsi ,dalla rotonda di Badoere, verso Treviso lungo l'Ostiglia ed il suo Ultimo Miglio e ritrovare i luoghi che li avevano visti, in una piccola rappresentanza, presenziare, nell'aprile del 2019, all'inaugurazione del tratto finale della ciclo-via, dal vecchio casello di strada dell'Aeroporto a San Giuseppe alla stazioncina di Santi Quaranta, per i trevigiani "la Stasionèta" punto d'arrivo - o di partenza, dipendeva dal senso di marcia, dell'ex ferrovia che univa il capoluogo della Marca ad Ostiglia,la città di Cornelio Nepote. Il nutrito gruppo di ciclo-escursionisti, oltre una ventina, della sezione ostigliese del CAI "Claudio Buzzola" sono venuti a rinnovare e rinsaldare quel gemellaggio nato proprio nel 2019, anno dell'inaugurazione dell'ultimo tratto del percorso . Le città dei 2 fiumi ,Treviso solcata dal fiume di sorgiva più lungo d'Europa, il Sile, ed Ostiglia adagiata sulle rive del fiume più lungo d'Italia, il Po, unite dalla "Strada del Respiro" : questo il nome dato all'ex ferrovia e ben richiamato dal banner posto all'inizio dell'Ultimo Miglio che riproduce un acquerello dell'artista Annalisa Maestri ,donato in quell'occasione, poetico ritratto delle peculiarità dell'Ostiglia: il turismo lento, attento e consapevole, il verde balsamico del suo Bosco Lineare, i borghi attraversati ricchi di arte, storia, cultura, le chicche eno-gastronomiche tutte da scoprire e provare. L'appuntamento, più volte rimandato a causa del Covid ,stavolta si è compiuto con una gita lungo le strade del centro storico, tra le piazze, i vicoli, i canali della "Venezia di terraferma" e la conclusione col tradizionale scambio di doni tra i 2 presidenti dei sodalizi, CAI e GAUM ed un "ciclo-escursionistico" buffet allestito al vecchio ex casello di strada dell'Aeroporto ora ristrutturato in " Ristoro Ultimo Miglio" ed a breve pure in un ameno bed&breakfast, una scommessa vinta in piena pandemia dai giovani titolari, Alessandro Ghiani e Tiziana Marino, divenuto ormai tappa imprescindibile per farsi coccolare tra malloreddus, culurgiones, seadas, porceddu al mirto ed arrosticini di pecora : una piccola enclave barbaricina nella terra della Marca" gioiosa et amorosa".L'occasione festosa ha voluto anche essere un invito ai milioni di turisti,in bici o a piedi, ormai si calcolano in oltre 9 milioni in tutta Europa, a venire a scoprire questa preziosa, intrigante e, perchè no?, salutare meraviglia. Cosa non da poco in questi tempi di pandemia perdurante.