Ultimo Miglio: alla scoperta della più piccola oasi naturalistica d'Europa
E' la più piccola oasi naturalistica d'Europa senza tuttavia averne i crismi classici, dalla cartellonistica color terra di Siena che oggidì, oltre a segnalare siti d'interesse storico-turistico, indica pure punti squisitamente commerciali e privati tanto da chiedersi chi ha potuto permettere una simile insulsaggine all'assoluta mancanza di indicazioni di riferimento. Ma la sua bellezza sta proprio in questo: scoprirla per non dimenticarla più: un lembo di terra di poco più di 100 metri quadri incastonato tra Strada dell'Aeroporto ad ovest, l'antichissima via Buèl del Lovo a sud, ora semplice sterrato di accesso ai campi circostanti, e Strada di Boiago a nord e ad est. Siamo a San Giuseppe, popoloso quartiere di Treviso noto per essere la sede dell'aeroporto Canova. L'oasi nasce alla metà del secolo scorso quando 4 capifamiglia della contrada Moncia decidono di recuperare a colpi di pala e piccone questo terreno divenuto nel tempo una maleodorante discarica a ridosso delle abitazioni che stava accerchiando il settecentesco capitello lì edificato, lasciato in uno stato pietoso. Il restauro effettuato da questi 4 Moschettieri l'ha fatto tornare all'antico splendore.E' un piccolo gioiello d'arte e di fede dedicato al Santissimo Nome di Maria, internamente affrescato dagli “itineranti”, artisti che giravano per le città e le pievi delle campagne colla speranza di ottenere qualche commessa tale da consentir loro un pasto decente. Quello poi che si pensava un semplice fosso, una volta ripulito, si rivela un rivo di sorgiva, della lunghezza di un centinaio di metri, il più piccolo d'Europa, altro record che l'oasi s'ascrive, ricco di fauna ittica tra cui le pregiate anguille e i succulenti gamberi di fiume. Oggi è meta di escursionisti curiosi ed attenti e di semplici camminatori che qui sostano nella quiete e nella frescura del Bosco Lineare che dalla vicina Ostiglia s'allarga sin qui.