Il Tribunale del Riesame ha depositato nei giorni scorsi le motivazioni della decsione presa lo scorso 9 febbraio sul il ricorso che il 77enne aveva presentato contro il suo arresto. I giudici confermano sostanzialmente quanto scritto nell'ordinanza del gip di Treviso: le prove, a partire dalle immagini sul luogo in cui il corpo della donna fu gettato in acqua, sono solide
Venerdì 16 febbraio l'incarico per l'effettuazione di test su prelievi che diranno con certezza se la 31enne prima del decesso abbia assunto stupefacenti e in che quantità e se ci siano tracce di liquido seminale appartenenti a Franco Battaggia. Intanto il "re del pesce", dopo il ricorso respinto al Riesame, ha cambiato avvocato
Venerdì 9 febbraio il Tribunale del Riesame di Venezia ha respinto il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare che ha messo dietro le sbarre il 77enne imprenditore agricolo. Per le motivazioni del provvedimento ci sarà da attendere qualche giorno
Il 77enne veneziano, conosciuto come il "re del pesce", sarà il 9 febbraio davanti ai giudici veneziani del Tribunale del Riesame dove contesterà la misura cautelare che lo ha messo nel penitenziario di Treviso decisa lo scorso 16 gennaio dal gip su richiesta della Procura di Treviso. E' accusato dell'omicidio volontario della 31enne romena e di occultamento di cadavere
Nel tardo pomeriggio del 18 maggio, dopo che la 31enne sarebbe stata uccisa, il "re del pesce" va dal fratello e lo porta a casa sua per poi ricondurlo qualche ora più tardi nella sua abitazione a Mogliano Veneto. La conferma dalle riprese delle videocamere di sorveglianza e dai lettori di targa nei pressi dello svincolo autostradale di Treviso Nord
Alle 9 del mattino del 20 gennaio Franco Battaggia comparirà innanzi al giudice per le indagini preliminari Carlo Colombo per l'udienza di convalida del fermo e l'interrogatorio di garanzia. Il 77enne "re del pesce" è accusato dell'omicidio volontario della 31enne Anica Panfile
Quello di Anica Panfile sarebbe stato un assassinio d'impeto, senza premeditazione. Franco Battaggia e la 31enne avrebbero avuto una discussione ma erano entrambi sotto l'effetto della cocaina. Il 77enne avrebbe perso il controllo uccidendo la giovane
Svolta clamorosa nel caso dell'omicidio della giovane romena, ritrovata cadavere il 21 maggio scorso presso un'ansa del Piave. Dietro le sbarre è finita l'ex primula rossa della malavita veneta. Il fermo è avvenuto oggi, 16 gennaio, poco dopo l'ora di pranzo
La relazione del Ris di Parma, che ha analizzato i campioni presenti nell'abitazione del 76enne, unico indagato per la morte della 31enne, ha evidenziato "impronte" del Dna della Panfile lasciate nella villetta di Arcade. Qualcuno avrebbe anche tentato di lavarle via
Oggi 19 giugno il 76enne, indagato a piede libero per l'omicidio di Anica Panfile, la 31enne trovata morta domenica 21 maggio sul Piave a Spresiano, è comparso di di fronte al pubblico ministero Valeria Peruzzo per un interrogatorio in cui avrebbe dovuto chiarire molti punti oscuri sulle ultime ore della donna. Ma l'uomo, assistito dai suoi due avvocati, Maria Palomba e Loretta Cassano, si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si tratta di quattro telefoni cellulari, il disco fisso di un personal computer, un laptop e di una chiavetta "pendrive" prelevati dalla casa di Arcade del 76enne, indagato a piede libero per l'assassinio della 31enne. Il prossimo 22 giugno il Ris di Parma inizierà l'esame su quanto trovato nell'abitazione del "re del pesce" e sulle tracce rinvenute all'interno dei due autoveicoli
Il 76enne, che è stato indagato dalla Procura in relazione alla morte della 31enne, sarà ascoltato dal pubblico ministero Valeria Peruzzo sulle tante incongruenze della sua versione sulle ultime ore di vita della donna. Oggi 15 giugno i Ris di Parma hanno intanto proseguito i loro accertamenti prendendo in esame i veicoli dell'uomo
Clamorosa svolta nelle indagini sul delitto della 31enne romena, malmenata e gettata nelle acque del Piave. I carabinieri sono intervenuti presso l'abitazione di Arcade del "Re del pesce" e nel suo negozio di Spresiano, il "Tiburon"
Franco Battaggia, 76anni, titolare della pescheria a Spresiano dove Anica Panfile, la 31 romena ritrovata morta domenica lungo il fiume, descrive la donna e il suo rapporto con lei. L'uomo è tra l'altro noto per la sua presunta vicinanza alla Mala del Brenta e nel 2011 ha terminato di scontare una condanna a 21 anni di carcere per l’omicidio di un rivale