Crode si chiude con un omaggio a Gino Soldà: incontro con registi e cast a Segusino
"Crode. Musica, parole, paesaggio", la rassegna culturale di Segusino, cala il sipario con un ultimo importante incontro dedicato al cinema. Venerdì 22 settembre alla palestra comunale di Segusino si è tenuta la proiezione del docufilm "Gino Soldà. Una vita straordinaria", dedicato appunto al celebre alpinista vicentino, alla quale saranno presenti registi e membri del cast pronti a dialogare con il pubblico.
Il film di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, con Simone Moro, Giannina Cegalin Soldà, Mario Zucca e Guido Laurjni è un documentario uscito nel 2022 dedicato alla leggenda dell’alpinismo del Novecento e protagonista di imprese memorabili. Il docufilm si addentra nella sua vita, partendo proprio dai due giorni antecedenti alla morte di Soldà, e nel corso dell’opera mette in luce i valori di questa figura di grande ispirazione: l’importanza di riconoscere i propri limiti e di capire quando è necessario muovere un passo indietro rispetto alla sfida della montagna. Sullo “sfondo” non mancano quei paesaggi italiani cambiati nel tempo che ancora oggi rimangono teatro di imprese che mettono alla prova la capacità fisica e psichica di molti sportivi e che portano lo spettatore a una riflessione sui cambiamenti climatici e il rispetto e l’amore per la natura. Alla serata erano presenti i registi Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato e gli attori protagonisti Mario Zucca e Marina Thovez, in dialogo con la moderatrice Alessia Dall'Ò. La serata finale di "Crode" è stata organizzata dal Comune, dalla Pro Loco di Segusino e da ValdoTV.
L'alpinista
Vicentino classe 1907, Gino Soldà si distinse come grande arrampicatore aprendo numerose vie su roccia e conquistando pareti e vette che gli valsero la Medaglia d’oro al valore atletico nel 1936. Nel 1954, a 47 anni, prese parte alla spedizione italiana per la conquista del K2 che rappresentò per l’Italia del dopoguerra una grande vittoria sul piano del prestigio internazionale. Non fu soltanto un grande scalatore ma anche un uomo esemplare. Dopo l’8 settembre del 1943 entrò in clandestinità come partigiano salvando molte vite umane dalle persecuzioni razziali attraverso la sua conoscenza delle vie e dei sentieri alpini. Grazie ai racconti di chi lo ha conosciuto e di chi ne ha seguito l’esempio di determinazione e passione, tra cui l’alpinista di fama internazionale Simone Moro, il film ripercorre alcune tra le vie che hanno segnato la carriera sportiva di Gino Soldà