rotate-mobile
Salute

Difesa della sanità pubblica, se ne discute in una assemblea pubblica

Sabato prossimo 17 novembre quatto associazioni, fra cui anche la Cgil, organizzano alle 17 un incontro al cinema Aurora di Treviso per affrontare il tema della difesa del Servizio Sanitario Nazionale

«Vogliamo porre l'attenzione, se ancora ce ne fosse bisogno, sul disinvestimento in atto della sanità pubblica e sullo spostamento delle risorse pubbliche verso la medicina privata, sia essa pur convenzionata». L'Aitsm (Associazione italiana per la tutela delle persone con problemi mentali), la Cgil trevigiana, l'Adl Cobas e l'associazione "Nonunadimeno", costituiti nel Coordinamento per il diritto alla Sanità Pubblica, ne discuteranno sabato prossimo 17 febbraio nel corso di una assemblea pubblica che si svolgerà presso il Cinema Aurora di Via Venier 28 a Treviso alle ore 17. All'ordine del giorno il depauperamento del Servizio Sanitario Nazionale e il dirottamento delle risorse finanziarie in favore della sanità privata. Il sabato successivo, 24 febbraio, le stesse associazioni si ritroveranno a Monastier per un sit in di protesta contro l'apertura del primo pronto soccorso convenzionato.

«Il privato - spiega Luigi Calesso, di Coalizione Civica e uno degli organizzatori - fa il suo mestiere. Per il cittadino non cambia nulla dal momento che la spesa che si troverà a sostenere è la stessa della struttura ospedaliera pubblica ma questo drenare denari in favore della struttura convenzionate non è un buon affare per il contribuente dal momento che circa il 25% finisce in remunerazione del privato quando invece la sanità nazionale utilizza tutte le risorse per potenziare o migliorare i servizi».

«Tutto - continua Calesso - ruota intorno alla mancanza di personale e alla qualità del lavoro nell'Ssn. Sappiamo del passaggio di molti medici dal pubblico al privato e il risultato sconfortante è sotto gli occhi di tutti: in provincia di Treviso ci sono 484 medici di base e 96 zone di competenza che risultano del tutto scoperte. Questo inficia la qualità. E' una situazione drammatica e non da oggi, che più in generale si traduce nel grave problema delle liste d'attesa che inesorabilmente spingono porzioni sempre maggiori della popolazione verso il privato. E' necessario rivedere tutti i passaggi della filiera sanitaria nel nostro paese altrimenti si prende la rotta senza ritorno della privatizzazione e della speculazione ai danni della povera gente. Altrimenti anche gli investimenti che riguardano la Marca previsti dal Pnrr e relativi alla case e gli ospedali di comunità rischiano di restare un bell'involucro ma impossibile da riempire».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Difesa della sanità pubblica, se ne discute in una assemblea pubblica

TrevisoToday è in caricamento