Addio a Raffaella, la "Caminante del Respiro"
Un sagrato ed una chiesa pieni di commozione con una comunità. quella di San Giuseppe. il popoloso quartiere alle porte di Treviso, che ha voluto stringersi attorno ai familiari per il partecipato addio a Raffaella Danzinelli, la "Caminante del Respiro", vinta ad appena 57 anni da quell'infida malattia riaffiorata dopo un decennio dalla sua prima comparsa come un subdolo fiume carsico per prendersi definitivamente questa donna, questa mamma, dai mille luminosi talenti , tanti quanti i suoi arruffati capelli corvini. La morte, è stato scritto, è il "misuratore universale" da sempre; è l'ultimo istante a partire dal quale le nostre esistenze prendono forma e senso divenendo narrabili. Così ci provo con te, carissima Raffaella, con immensa commozione . Ci si incrociava tante volte lungo l'Ostiglia, la "Strada del Respiro" appunto, tu col passo da lepre ormai avvezza alle distanze chilometriche, io con quello dell'asinello da biada e carote, tu sempre col sorriso spontaneo e sereno dei puri di cuore,quelli per cui la felicità è incontrare gli altri, e si finiva sempre con due chiacchere che nulla avevano di circostanza ma tutto invece di sodale comunanza. - Come va? Come state? ( riferito alle nostre rispettive famiglie) Salutami tutti! - Eri diventata "Caminante" quando, 5 anni or sono, partisti "grazie alla mia famiglia che comprese quanto fosse importante per me.."-scrivesti ricordando quell'esperienza- da sola, con uno zaino e 2 paia di scarpe da trekking, da Saint Jean Pied de Port, sui Pirenei, per intraprendere gli oltre 900 km del "Camino di Santiago" fino a Compostela e, di qui, a Finisterre in faccia all'Oceano Atlantico. " ho imparato a fidarmi, a lasciarmi andare, ad ascoltare il ritmo dei miei passi..."
Un'esperienza che ti cambia profondamente e lo capisci appieno quando torni: " ho incontrato il mondo, condiviso bagni, cucine, dormitori, la mancanza quasi totale di privacy scoprendo che ciò che mi serviva davvero l'avevo nello zaino.." . Da quei 36 giorni da Caminante ,dai pensieri, dagli incontri, dalle letture estemporanee nelle più disparate lingue del pianeta, dalla passione per l'arte in ogni sua forma, nasce l'idea di un particolare impegno di volontariato concretizzato colla creazione dell'associazione "Raccontare le parole" nata per aiutare i ciechi e gli anziani narrando loro i libri più belli, a ritrovare la gioia e le emozioni della pagina scritta. " Alcuni libri devono essere assaggiati, altri trangugiati, alcuni, rari, masticati e digeriti.." scriveva F. Bacon nei sui Saggi. Tu, Raffaella, li declamavi con partecipato affetto lasciando liberi i tuoi spettatori di come servirsene ed i tuoi ascoltatori dell'Ipab Menegazzi e del Ract di Santa Bona ti hanno ringraziato con un messaggio denso di affetto . Infine l'ultimo generoso dono, le tue cornee che ridaranno la vista ad un'altra persona Sul muro di un hostal lungo il Camino si legge : " Nada mas pido, el Cielo sobre mi y el camino bajo mis pies.." Hasta luego, cara Raffaella e...buen camino!