Paladini, Donchisciotti e...trevigianità e trevisaneria
"Paladini, Donchisciotti e…: Trevigianità e trevisaneria" è il curioso titolo della conferenza-conversazione-testimonianza che si terrà sabato 15 febbraio alle ore 16 presso il Museo di Santa Caterina di Treviso per iniziativa dell'Osservatorio cultura turismo Antelao.
Dopo l'evento di un anno fa "L'eredità perduta", in cui si è parlato dello scadimento culturale della città e anche del gravissimo abbandono di Palazzo Scotti e della dispersione del prezioso patrimonio di arredo certosinamente raccolto da Giuseppe Mazzotti e dall'EPT, dopo molte incertezze sul senso e l'opportunità, l'evento è stato confermato.
Dovrebbero esserci interventi di Toni Basso della Società Iconografica Trevigiana, Concettà Mure dell'Associazione SeLaluna, Loretta Paro della Fondazione Mazzotti, Giorgio Fantin della Congrega per il recupero delle tradizioni popolari, Adriano Favaro già fondatore del Fast-Foto Archivio Fotografico Storico della Provincia di Treviso, Stefano Mazzoleni di Finestre sul '900, Gabriele Coassin operatore culturale e docente universitario, Antonio De Marco dell'Osservatorio Antelao ed altri a testimoniare la realtà e l'impegno nel territorio.
Si parlerà di alcune delle personalità che hanno fatto la storia culturale degli ultimissimi decenni come Luigi Bailo, Luigi Coletti, Arturo Martini, Mario e Memi Botter, Giuseppe Mazzotti ed altri che spesso lavorano silenziosamente e con abnegazione.
Quanto la società di oggi conosce e sa conservare il ricordo di chi si è prodigato negli ultimi decenni per custodire ed esaltare le memorie, la storia, le tradizioni e la cultura di Treviso e del territorio? Sarà soprattutto un'occasione per fare qualche carezza all'anima di quanti sono stati e sono protagonisti o spettatori attivi della vita culturale a Treviso, senza dover sempre recriminare o vivere mortificazioni, ma anche per stimolare quanti hanno perso il senso dell'autentica cultura e della partecipazione alla vita civile.