Sfalcio o Intralcio? Nuovi disservizi a Treviso
TREVISO Siamo nel momento dell'anno che, dalle nostre parti, vien detto " la mare de San Pièro" dove le perturbazioni metereologiche assumono particolare intensità pur essendo di breve durata e ripetute nei giorni a cavallo della festività dei santi Pietro e Paolo. Ed è pure il periodo in cui gli sfalci di erbe e sterpi dovrebbero essere più accurati proprio per prevenire ingorghi d'acqua e conseguenti allagamenti. Invece succede quello che le foto documentano. Una passata velocissima su mezza riva che "dimentica" l'altra e lascia l'alveo dei fossati intonso. Siamo in strada di Boiago a San Giuseppe ma la cosa è identica nel resto della città.
Lo snodo a ridosso della tangenziale delle varie tombinature che fanno defluire l'acqua verso il Sile s'intravvede a mala pena e di certo non è nelle condizioni consone al lavoro, essenziale, che deve svolgere. Siamo già finiti sott'acqua diverse volte per questa incomprensibile incuria ed abbiamo documentato diverse volte come la rotonda dell'aeroporto sulla Noalese si riduca non appena una pioggia più intensa del solito colpisca la zona. Perchè allora si opera in siffatto modo? Ma c'è qualcuno dell'Amministrazione cittadina che controlla come e perchè vengano eseguiti così "al risparmio" -eufemismo!- lavori di manutenzione di vitale importanza come questi? O si attende, come sempre, di intervenire post, spendendo il doppio e facendo spendere ai malcapitati cittadini lo stesso, prima per pagare servizi affatto resi e poi per i danni alle proprie cose? Domande non nuove e risposte non date.