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Dall’impegno per la tutela dell’ambiente a quello per la comunità del territorio

L'intervista al presidente di Savno, Giacomo De Luca

Secondo Legambiente, con solamente 65 kg di rifiuto a smaltimento prodotto pro capite all’anno (scarto da raccolta differenziata, materiale secco, ingombrante, e proveniente dallo spazzamento stradale) quello della Sinistra Piave è il Bacino territoriale più virtuoso del Veneto. Un primato che si traduce in una produzione di soli 351 kg di rifiuti pro capite all'anno, un dato ben al di sotto della media nazionale.

Commenta il presidente di Savno, Giacomo De Luca:

“Siamo orgogliosi dell’eccellente risultato raggiunto, basti pensare che altrove in Italia si arriva anche a 900 kg. Il merito è dei cittadini, che dimostrano una sensibilità in continua crescita, e delle attività di educazione ambientale che come azienda stiamo portando avanti a tutti i livelli. Questo ci permette grandi risultati in termini di raccolta differenziata: il vetro che avviamo a riciclo, ad esempio, presenta uno scarto di appena lo 0,3 per cento”

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Qual è il segreto per raggiungere questi risultati?

Non c’è una ragione in particolare, se non la voglia di migliorarsi sempre. Di certo un fattore importante è stato l’ammodernamento di tutti gli ecocentri sul territorio e la scelta di installare impianti fotovoltaici in tutti i 35 impianti gestiti. Più materiali avviati a riciclo equivalgono a minori costi di smaltimento e quindi a maggiori introiti, che ci permettono di garantire un servizio di eccellenza senza pesare sul portafoglio dei cittadini e di avere più spazio per gli investimenti. Lo scorso anno dall’avvio al riciclo, abbiamo incassato più di 6 milioni di euro.

Prima accennava all’impegno di Savno nelle attività di educazione ambientale.

Per l’anno scolastico 2023-24 gli interventi riguardano 430 classi delle scuole primarie, 300 delle secondarie di primo grado, 150 delle superiori e una cinquantina di scuole dell’infanzia. Tutte le nostre attività, che sono tantissime, hanno un denominatore comune: promuovere uno sviluppo sostenibile del Pianeta, suscitando curiosità da parte degli studenti.

Savno è già un’eccellenza riconosciuta, c’è qualcosa in cui può migliorare?

Siamo sempre i primi a metterci in discussione, anche se superarci diventa un obiettivo sempre più sfidante. Un settore in cui pecchiamo in Italia è quello dei Raee, i rifiuti elettronici. Per questi stiamo puntando ad una prima selezione/separazione di questo materiale nell’ambito di un consistente intervento di revamping, ovvero di rinnovamento, in corso nel nostro impianto di selezione a Godega Sant’Urbano.

Ci parli di questo investimento.

La superficie coperta dell’impianto raddoppierà, sfiorando i 12 mila metri quadrati, mentre sulla copertura verranno installati dei pannelli fotovoltaici. Lo scorso novembre è cominciato il potenziamento del sistema di selezione dei materiali, con nuovi lettori ottici del costo di 300 mila euro ciascuno. Questo permetterà di ridurre la frazione secca di un ulteriore 20-25 per cento, riducendo la quantità destinata alla discarica o al termovalorizzatore e aumentando ancor più la percentuale della raccolta differenziata. Parliamo di un investimento complessivo che raggiunge quasi i 10 milioni di euro, i lavori si concluderanno indicativamente nella primavera del 2025.

Proprio i Raee, ma non solo, sono al centro di un altro importante progetto di Savno: la Bacheca del riuso.

Gli obiettivi di questa iniziativa sono sostanzialmente tre: incrementare il recupero di beni in buono stato ma non più utilizzati, offrire un aiuto concreto alle persone in difficoltà e valorizzare le competenze degli studenti. Il progetto attualmente riguarda gli ecocentri pilota di Conegliano e Godega di Sant’Urbano. All'ingresso degli impianti, un operatore valuta i materiali: se idonei al riuso, vengono trasportati al nostro magazzino, altrimenti vengono sistemati dagli studenti di alcune scuole del territorio. Tutti i beni, infine, vengono inseriti in un'apposita sezione del sito internet di Savno, chiamato appunto “Bacheca del riuso” per essere a disposizione della cittadinanza in cambio di un’offerta che viene devoluta in beneficenza.

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Qual è stata finora la risposta della comunità?

L’iniziativa sta riscuotendo un grande successo e in futuro verrà allargata anche a tutti gli ecocentri del territorio. Al momento, in totale gli articoli inseriti in bacheca sono stati 189 e di questi ne sono stati prenotati già 115, più della metà. In generale, la nostra è una comunità molto sensibile alle tematiche ambientali. Proprio in occasione della presentazione della Bacheca del riuso, abbiamo voluto celebrare il costante impegno delle associazioni che si sono distinte per il grande impegno nella salvaguardia del territorio. Domenica 7 aprile, inoltre, tornerà anche Piave Net, giornata di pulizia straordinaria del fiume Piave promossa da Savno e dal Consiglio di Bacino Sinistra Piave. L’abbandono della spazzatura è un comportamento intollerabile, a maggior ragione quando si può contare su società come Savno per le quali la sicurezza e il rispetto per l’ambiente rappresentano aspetti prioritari nello smaltimento, anche a tutela della salute. Vale per tutti: dai privati alle aziende.

Di recente avete anche avviato una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei cartoni per bevande insieme a Comieco.

Il bacino della Sinistra Piave è tra i più virtuosi in Italia nello smaltimento di questi imballaggi. In media nella raccolta della carta delle nostre famiglie questo imballaggio è presente con un’incidenza di quasi il 3%, mentre la media regionale è dell’1,6%, per arrivare addirittura allo 0,8% a livello nazionale. La campagna si rivolge in particolare ai turisti, che arrivando da contesti diversi hanno metodi di smaltimento differenti.

Chiudiamo con l’ultima iniziativa lanciata da Savno lo scorso 8 marzo: Savno in rosa. Di cosa si tratta?

Come accennato precedentemente, siamo sempre attenti a coniugare l’attenzione per l’ambiente a quella per la comunità nella quale operiamo. Savno in rosa è un’iniziativa dalle donne per le donne. In collaborazione con il laboratorio RicreartiLab e la casa religiosa “Domus Nostra”, il progetto intende coinvolgere alcune ospiti della struttura in laboratori sartoriali finalizzati alla realizzazione di borse a partire dal riutilizzo creativo di accessori ed elementi inutilizzati. L’obiettivo finale è favorire il reinserimento lavorativo delle giovani una volta raggiunta la propria indipendenza. Verranno promosse apposite giornate di raccolta, istituite in concomitanza di eventi sociali tutti al femminile. Tra gli appuntamenti confermati, al momento, troviamo la “Corri in rosa” di San Vendemiano, i “Laghi in rosa” di Revine Lago e la “Passeggiata in rosa” di Vittorio Veneto.

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