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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Monastier una messa nel parco per il Tempo del Creato

Domenica 2 ottobre la messa parrocchiale delle ore 11 è stata celebrata all'aperto, ispirandosi all'enciclica di Papa Francesco "Laudato Sì", che invita il mondo intero a prendersi cura tutti insieme del creato, la nostra "casa comune".

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

La messa domenicale di domenica scorsa, il 2 ottobre, a Monastier è stata celebrata nel parco comunale, all'aperto, anziché in chiesa, per festeggiare il Tempo del Creato 2022. Celebrazione cristiana annuale per ascoltare e rispondere insieme al grido del creato, per pregare e proteggere il pianeta, nostra "casa comune", come invocato da papa Francesco nella sua celebre enciclica sull'ambiente “Laudato sì”. “Il creato non smette mai di parlarci, eppure spesso non lo ascoltiamo. La preghiera e l’azione comune, cominciando tutti a compiere piccoli passi di cambiamento, portando ciascuno il proprio contributo alla ‘casa comune’, possono davvero aiutarci a migliorare il pianeta, a rallentare il cambiamento climatico, ad ascoltare le voci di coloro che sono stati messi a tacere, a offrire un futuro più promettente alle nuove generazioni”.

A Monastier la messa al parco di via Einaudi è stata celebrata dal parroco, mons. Luigi Dal Bello; era organizzata dalla comunità di adulti scout Masci “La Lanterna" in collaborazione con la parrocchia Santa Maria Assunta e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale; vi ha partecipato anche una rappresentanza del gruppo scout Agesci Monastier 1°. Calorosa la partecipazione dei fedeli. I simboli del Tempo del Creato 2022 erano una tenda e il roveto ardente, "oggi la prevalenza di incendi innaturali è un segno degli effetti devastanti che il cambiamento climatico ha sui più vulnerabili, il creato urla mentre le foreste crepitano, gli animali fuggono, le persone sono costrette a emigrare. Al contrario, il fuoco che nella Bibbia chiamò Mosè mentre pascolava il gregge sul monte Oreb, non consumò né distrusse il roveto, gli rivelò invece la presenza di Dio, vicino e in ascolto".

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