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Domenica, 28 Aprile 2024

Una dedica alle regioni colpite dal maltempo, il 2 giugno a Treviso. Conte: «Sostenibilità»

Deposte due corone di alloro al monumento di piazza della Vittoria, poi la celebrazione della festa della Repubblica è proseguita in piazza dei Signori, con i vigili del fuoco che si sono calati da palazzo dei Trecento per dispiegare il tricolore. Nel discorso del Prefetto un pensiero alla guerra in Ucraina e alle sfide del post-covid, Pnrr e immigrazione

Tanti trevigiani, molti curiosi e perfino qualche turista che si trovava in città a passeggio nel centro storico, animato come non mai in una bella giornata di inizio estate. Molto sentita e partecipata la cerimonia del 2 giugno, Festa della Repubblica, che ha visto un prologo in piazza della Vittoria, con la deposizione sul monumento dedicato alla Vittoria di due corone d'alloro, ed è poi proseguita in piazza dei Signori dove i vigili del fuoco hanno dispiegato da palazzo dei Trecento una bandiera tricolore. Presenti le massime autorità politiche, parlamentari, civili, militari e delle forze dell'ordine della provincia, in primis il Prefetto Angelo Sidoti ma anche il Vescovo, Monsignor Michele Tomasi.

Il Prefetto Sidoti

2giugno2023

Durante gli interventi dal palco, pronunciati dal presidente della provincia Stefano Marcon, dal sindaco di Treviso, Mario Conte, e da Prefetto e Vescovo, non sono mancati i richiami all'ambiente, alla sostenibilità ma anche alle popolazioni di Emilia, Marche e Toscana duramente colpite dal maltempo, alla guerra in Ucraina e alle sfide che attendono il nostro Paese in questo periodo di post-pandemia.

«Chi governa e amministra, anche attraverso l'azione politica realmente incisiva» ha detto Conte «deve porre in essere iniziative e progetti che seguano pedissequamente il criterio della sostenibilità, sia essa ambientale, economica e sociale. L'essenza della Repubblica risiede proprio nella sostenibilità: tutto ciò che può e deve essere fatto deve essere sostenibile ed essere sostenibile non vuol dire rispondere a sensibilità astratte bensì corrisponde agli interessi, alle aspirazioni e alle speranze di chi verrà dopo di noi. Il futuro della Repubblica non può contemplare, sprechi, inefficenze o cattedrali nel deserto, non dobbiamo pensare ad opere fondate sul qui e ora ma su ora e per sempre». Infine un applauso ai volontari della protezione civile di Treviso che sono stati impegnati nel Comune di Solarolo (Ravenna) per l'emergenza in corso.

I vigili del fuoco in marcia

«Sono nella mente e nel cuore di tutti le immagini terribili e di dolore, di miseria e morte, volti di donne, vecchi e bambini strappati dalle loro case, ai quali è andato anche il nostro aiuto umanitario, per un conflitto a cui non siamo e non possiamo essere insensibili» così Angelo Sidoti durante il suo intervento ha ricordato la guerra in Ucraina aggiungendo anche «sul fronte interno, superata l'emergenza pandemica, ci stiamo confrontando con la sfida della ripresa che supportata da un andamento favorevole dell'economia nazionale passa attraverso la piena attuazione e la realizzazione del Pnrr. A tale scopo deve essere dedicato ogni sforzo ed energia, frattanto cresce la pressione dei flusssi migratori, un fenomeno che si ripresenta con drammaticità anche in questa provincia». Sidoti ha a sua volta ricordato le vittime e rivolto un pensiero alle popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna, Marche e Toscana e ai militari italiani rimasti feriti in Kosovo, durante le manifestazioni di protesta della minoranza serba nel Paese balcanico.

Al termine, la banda musicale cittadina “D. Visentin” ha offerto un apprezzato concerto alla cittadinanza sotto la Loggia dei Trecento.

Lo schieramento in piazza dei Signori

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