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Domenica, 28 Aprile 2024

Park della Vittoria, le opposizioni: ipotesi ricorso al Tar dei residenti per bloccare l'opera

De Nardi e il PD all'attacco del progetto fortemente voluto dalla Giunta Conte: dopo la proposta di referendum e la raccolta firme spunta anche l'idea di un consiglio comunale monotematico, con la partecipazioni di esperti. Marco Zabai: «Con i parcheggi attuali della piazza, destinati a sparire, Ca' Sugana incassa 300mila euro ogni anno»

Dalle "armi" politiche come il paventato referendum tra i cittadini o la petizione on line, alle carte bollate, con il ricorso alla giustizia ordinaria. Se la Sovrintendenza non bloccherà il progetto del park interrato di piazza Vittoria (il che appare attualmente improbabile) potrebbe essere il Tar del Veneto a farlo: è quanto si augurano le forze di opposizione in consiglio comunale che si sono da tempo apertamente schierate contro la realizzazione del progetto che è congelato da oltre vent'anni e che la Giunta Conte, con grande determinazione, ha deciso di realizzare. L'auspicio delle minoranze ai Trecento è quello che alcuni tra i residenti decidano, entro la fine del mese di gennaio, in tempi risicatissimi, di presentare ricorso contro l'avvio dei lavori che prevedono, già tra qualche mese, lo spostamento del monumento presente nella piazza.

«La mia preoccupazione reale: i dati contrattuali sono quasi ultimati e penso che aldià di una giusta protesta che facciamo oggi ci sia da pensare, ma questo l'ho già fatto informandomi con alcuni colleghi, anche di pensare ad un'azione legale, seria, molto seria, studiata bene» ha detto Antonella Tocchetto, consigliera comunale del PD «ora bisogna studiate tutta la documentazione, Marco Zaia l'ha chiesta, io stessa ce l'ho e sto studiandola con due colleghi e poi speriamo anche nella Sovrintendenza, io ci spero molto che dia parere negativo».

L'opposizione, più che mai compatta (stamattina, 13 gennaio, in piazza, per presentare le iniziative per contrastare il progetto c'erano anche i consiglieri Giorgio De Nardi, Caterina Dozzo, Stefano Pelloni, Marco Zabai, Franco Rosi oltre a Gigi Calesso e Stefano Dall'Agata), rilancia anche l'idea di convocare un consiglio comunale monotematico sul parcheggio interrato, con la presenza di esperti e mettendo sul piatto anche altre conseguenze che porterà il rispettare il contratto con Parcheggi Italia; tra questi anche la cancellazione dei parcheggi esistenti che ogni anno garantiscono nelle casse comunali una cifra di circa 300mila euro, come spiegato dal consigliere Marco Zabai. Sono giorni caldi e la speranza è che i giudici amministrativi prendano una decisione analoga a quella presa per il progetto dell'ex Questura di via Carlo Alberto, il cui progetto è stato stoppato proprio dai giudici amministrativi su ricorso residenti che contestavano l'impatto che avrebbe avuto l'opera sul resto delle abitazioni circostanti.

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Il documento della coalizione di centro sinistra sul park interrato

La Giunta Conte si sta preparando alla stipula del contratto con Parcheggi Italia per la realizzazione di un parcheggio interrato sotto Piazza Vittoria, un progetto vecchio di vent’anni. È infatti dall’inizio degli anni 2000 che la Lega e il centrodestra vogliono snaturare un pezzo importante del centro storico di Treviso, incuranti delle sue peculiarità geologiche, archeologiche, idrauliche e ambientali. Nonostante già allora l’opposizione della cittadinanza, delle categorie economiche e delle associazioni avesse portato a un congelamento di tale proposito, oggi, nel 2024, tornano a riproporlo, parlando di scelta “coraggiosa” che migliorerà la vita dei cittadini e che guarda al “futuro” della Città. E qual è quindi la visione di “futuro” che la Giunta Conte vuole esprimere con il Park Vittoria? Un futuro che affida un pezzo della città a un privato per più di 50 anni, per portare oltre 400 auto in più all’interno del centro, creando il parcheggio più costoso di tutta la città, andando a modificare per sempre il contesto di Piazza Vittoria, senza possibilità di recupero, aprendo un cantiere che porterà disagi per un tempo indefinito a un contesto urbano dove insistono numerose scuole (materna, elementare, secondaria), oltre che diverse attività commerciali. Quello che propongono non è il futuro, ma un passato superato. La nostra città infatti non è più la stessa di vent’anni fa: sono cambiate le esigenze e le sensibilità, con uno sviluppo di una marcata e giusta attenzione per uno spazio pubblico che sia a servizio delle persone, che abbia al centro la qualità ambientale dei luoghi dove si vive, una città che vuole un centro accessibile a piedi e in bicicletta, dove sono i mezzi pubblici elettrici la forma di trasporto da incentivare e non le auto private, dove si privilegiano gli spazi verdi rispetto all’ulteriore cementificazione. È questa la Treviso in cui ci riconosciamo e in cui, siamo sicuri, si riconoscono i trevigiani. Una Treviso che non ha bisogno e che non vuole il park interrato in piazza Vittoria. Quella di cui abbiamo bisogno e che vogliamo è quindi una gestione della sosta, dei parcheggi e della mobilità che risponda a questa visione moderna ed europea di Treviso. Ma la Giunta afferma, senza confrontarsi, che non ci sono alternative al loro progetto. Questo è semplicemente falso. Le alternative per la realizzazione di nuovi parcheggi ci sono ma, ancora prima, riteniamo che l’alternativa sia quella di investire nella città a misura di persona e non centrata sulle auto: rendere più fruibili i parcheggi che ci sono già, migliorare i trasporti pubblici e la mobilità ciclopedonale, creare nuove aree verdi. Alla scelta di Conte di insistere sull’impegno contrattuale per un progetto controverso e ormai superato, noi anteponiamo i reali e attuali bisogni dei cittadini a cui dare risposta con una visione organica del futuro che vogliamo dare alla nostra città e con soluzioni moderne e adeguate. Siamo, quindi, determinati a fare tutto il possibile perché non si proceda con il progetto di Park Vittoria, non arrivando alla firma del contratto, e proseguiremo nella mobilitazione per ottenere questo risultato, coinvolgendo sempre di più la cittadinanza. Innanzitutto, proseguiremo con la raccolta firme, sia online (dove abbiamo superato le 2.200 sottoscrizioni), sia raccogliendo le firme ai gazebo e ai tavoli che terremo proprio in Piazza Vittoria e in centro e con il contributo di tutti coloro che vogliono esprimese una alternativa possibile. Vogliamo far sentire forte la voce delle migliaia di trevigiani che non credono in questa scelta. Stiamo valutando anche l’organizzazione di una consultazione dei cittadini, se l’amministrazione deciderà di non farsene carico. Alla fine di gennaio si terrà un incontro pubblico, di carattere divulgativo e informativo, aperto a tutta la cittadinanza e alle associazioni, per illustrare in modo chiaro la questione da un punto di vista tecnico e storico, per metterne in evidenza i problemi e proporre le alternative, in modo da poter organizzare ancora meglio le prossime azioni.

Lista De Nardi, Partito Democratico, Treviso Civica, Coalizione Civica per Treviso, Europa verde – Verdi della Marca Trevigiana, Volt Treviso

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