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Salute

Contatto con un positivo: le nuove regole per vaccinati e non

Quando scatta la quarantena, l'isolamento o la sorveglianza attiva, quale tampone fare, dal 7 febbraio nuove disposizioni per gli asintomatici

Entrano in vigore oggi 7 febbraio 2022 le novità previste dal decreto approvato lo scorso 2 febbraio. Quarantena ridotta a 5 giorni per i non vaccinati e per chi non ha completato il ciclo vaccinale contro il covid in caso di contatto stretto con una persona positiva. La fine della quarantena è condizionata all'esito negativo di un test rapido o molecolare dopo i 5 giorni ed è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 anche per i 5 giorni successivi. Per coloro che hanno ricevuto la dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale primario entro 120 giorni, che sono guariti entro 120 giorni o che sono guariti dopo il completamento del ciclo primario se asintomatici, c’è solo l'autosorveglianza di cinque giorni e l'obbligo di indossare la mascherina Fffp2 per dieci giorni in tutto. Sempre se non sono emersi sintomi, non serve un tampone negativo in uscita.

Contatti stretti di un positivo: cosa cambia dal 7 febbraio

1) soggetti asintomatici non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (o abbiano ricevuto una sola dose di vaccino delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni;

2) soggetti asintomatici che abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che siano guariti da precedente infezione da SARS-CoV-2 da più di 120 giorni senza aver ricevuto la dose di richiamo;

  • si applica la misura di quarantena della durata di 5 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo, la cui cessazione è condizionata all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare eseguito alla scadenza di tale periodo. Se durante il periodo di quarantena si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2 è raccomandata l’esecuzione immediata di un test diagnostico. Inoltre è fatto obbligo indossare i dispositivi di protezione FFP2 per i cinque giorni successivi al termine del periodo di quarantena precauzionale. 
  • Per i contatti stretti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure - siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti, oppure - siano guariti dopo il completamento del ciclo primario 5 non è prevista la quarantena e si applica la misura dell’autosorveglianza della durata di 5 giorni. E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid 19. E’ fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso.

I vari tipi di tampone per individuare il virus

I test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2 sono i seguenti: 

Nei molecolari si ricerca il materiale genetico del virus, gli antigenici ricercano invece la presenza di proteine virali in grado di legarsi ad anticorpi.

  • test molecolare che evidenzia la presenza di materiale genetico (RNA) del virus. Viene eseguito su tampone rino-faringeo.I tamponi molecolari che si basano sulla metodica di real-time RT-PCR sono considerati i più affidabili per diagnosticare il Covid perché, attraverso l’amplificazione dei geni virali, consentono di rilevare la presenza del genoma virale oltre che in soggetti sintomatici, anche in presenza di bassa carica virale, spesso in pre-sintomatici o asintomatici.
  • test antigenico (rapido), che evidenzia la presenza di componenti del virus. Viene eseguito su tampone rino-faringeo.
  • test sierologico, viene eseguito su prelievo venoso e sangue capillare, evidenzia la presenza di anticorpi contro il virus. Questi test rilevano l’avvenuta esposizione al virus e, solo in alcuni casi, sono in grado di riconoscere la presenza di un’infezione in atto.

Contatto stretto

Va subito fatta una precisazione. Il contatto stretto è la persona che è entrata in contatto con un caso probabile o confermato di Covid nelle 48 ore che hanno preceduto i sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del positivo. Attenzione però, se il soggetto positivo è asintomatico, il lasso di tempo preso in esame per dichiarare il contatto stretto va da 48 ore prima della scoperta della positività, fino a 14 giorni dopo.

Ma chi sono i contatti stretti?

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Questi i casi principali, ma attenzione: in base alla valutazione che solo gli operatori sanitari possono fare, conoscendo anche l'eventuale variante del virus, alcune persone che non rientrano nella casistica elencata possono essere considerate comunque 'contatti a rischio'.

Contatto a basso rischio

I contatti a 'basso rischio' sono ad esempio quelle persone che hanno avuto un contatto diretto con una persona contagiata a una distanza inferiore di due metri per meno di 15 minuti, oppure si sono trovati in un ambiente chiuso (mezzo di trasportolocale pubblico) con una persona risultata positiva per meno di 15 minuti.

Quarantena, isolamento e sorveglianza attiva

Quarantena
Si verifica quando una persona sana, riconosciuta come contatto stretto di un positivo al Covid, restringe i propri movimenti e contatti con la comunità non uscendo dalla propria abitazione. L'intento è quello di controllare i propri parametri per scongiurare l'insorgenza del virus ed evitando così ulteriori contagi. Le regole da seguire? Si differenziano tra chi è vaccinato e non, e tra chi ha avuto un contatto stretto o a basso rischio.

  • Nessuna quarantena: chi è vaccinato con due dosi da meno di 4 mesi o con tre dosi o è guarito da meno di 120 giorni. E' prevista una autosorveglianza con l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 e di effettuare al quinto giorno dal contatto con il caso positivo un tampone con esito negativo.
  • Per i vaccinati da più di quattro mesi la quarantena scende da 7 a 5 giorni, con obbligo di tampone negativo al termine di periodo di isolamento.
  • Per chi non è vaccinato: la quarantena con isolamento scende a 5 giorni e con tampone negativo finale. 
  • Sintomi durante la quarantena: sarà necessario effettuate un tampone. Se l'esito sarà positivo, si deve aspettare la guarigione clinica e sottoporsi a un test molecolare dopo almeno 3 giorni senza manifestare alcun sintomo. Se il tampone darà esito negativo la persona potrà a tornare condurre la sua vita, altrimenti proseguirà l’isolamento.

Isolamento
Si verifica quando vengono separate le persone che hanno avuto la conferma di essere positive al Covid-19 da quelle sane per non far proliferare il virus.

Sorveglianza attiva
È il contatto quotidiano tra l'operatore della sanità pubblica e il paziente in quarantena per monitorare le condizioni di salute.

Avvisare il medico - stando alle regole vigenti, i contatti stretti di un caso confermato Covid-19 «devono allertare il proprio medico, che avviserà o fornirà tutte le indicazioni per contattare il Dipartimento di prevenzione della Asl o Ats competente per territorio che disporrà la quarantena e la sorveglianza».

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