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Caso Fleximan, Conte: «Nessun sindaco vuol far cassa, gli autovelox li chiedono i cittadini»

Il caso del "vendicatore" che in queste ultime settimane sta spadroneggiando in tutto il Veneto. A chi lo inneggia sui social il comandante della polizia locale Andrea Gallo ha aggiunto: «Dovranno rispondere se scrivono cose che possono essere perseguite»

Il caso Fleximan, il fantomatico vendicatore che abbatte con il flessibile gli autovelox in Veneto (almeno 13 i colpi accertati negli ultimi mesi con questo strumento, altri 2 con altri sistemi) sta diventando un caso politico, prima che una serie di fatti di cronaca che si stanno concentrando in questi giorni. Gli stessi amministratori locali si sono divisi tra chi ha deciso di arrendersi al supereroe armato di flessibile (alcuni si sono perfino affrettati ad annunciare, con le elezioni alle porte, che non li reinstallaranno), chi è per la linea dura contro l'atto vandalico e chi cerca di interpretare il fenomeno senza condannarlo tout court, visto anche il grande favore popolare che accompagna le sue gesta. Ogni colpo del "vendicatore" è una pioggia di like, un'ovazione.

«E' difficile commentare, quelli che sta facendo sono dei reati» così il sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, Mario Conte «quindi io i reati sono abituato a condannarli senza se e senza ma: poi sul tema delle multe si è aperto un altro dibattito. Io rappresento i sindaci e mi rifiuto di pensare che ci siano dei sindaci che vogliono far cassa facendo verbali. Gli autovelox sono degli strumenti per limitare la velocità laddove le polizie locali sono in carenza di personale, quindi molto limitate nel potrer eseguire dei controlli. Ricordo che gli autovelox ci vengono sempre richiesti dai cittadini che chiedono maggiore sicurezza per pedoni, ciclisti e per le famiglie stesse, quindi l'unico strumento attuabile H24 è l'autovelox. Però se iniziato ad innescare il dubbio nella testa della gente che questi strumenti vengono utilizzati per far cassa... è un dubbio sbagliato che non dobbiamo insinuare nella testa della gente perchè potrebbe anche scatenare delle reazioni, come quelle di Fleximan, che sono francamente scorrette e da condannare».

«Abbiamo registrato una diminuzione importante delle sanzioni per eccesso di velocità, con il 20% in meno rispetto al 2022, è questo l'obiettivo che deve avere l'autovelox: diminuzione delle sanzioni e rispetto dei limiti di velocità» ha aggiunto il comandante della polizia locale, Andrea Gallo «Fleximan non fa paura ma sono comportamenti che devono essere perseguiti perchè si tratta di un delitto, quindi è penalmente perseguibile e sicuramente un metodo che va condannato senza se e senza ma. I leoni da tastiera sono su tutti i fronti e quindi i così detti leoni non aspettano altro per sfogarsi, poi logicamente dovranno rispondere se scrivono cose che possono essere perseguite penalmente».

«Condanno fermamente gli atti di vandalismo sugli autovelox, considerati beni pubblici. Tuttavia non possiamo ignorare la legittima protesta di molti cittadini e lavoratori contro dispositivi chiaramente installati per rimpinguare le casse degli Enti locali. Giusto installare strumenti di sicurezza vicino a scuole e ospedali, ma sappiamo tutti che esistono autovelox installati su strade dove, con appositi provvedimenti, viene ridotto il limite di velocità anche rispetto a quanto previsto dal codice della strada. Bene quindi la decisione del ministro Salvini di una stretta sulla giungla degli autovelox. Sì alla sicurezza, non al fare cassa» così il deputato veneto della Lega e sindaco di Tarzo Gianangelo Bof.

«Autovelox, è necessario e urgente fare chiarezza e aprire un tavolo di concertazione con le amministrazioni pubbliche e l’Anci in primis, con le Prefetture e i presidi di Polizia Locale. Quando si parla di sicurezza stradale si deve affrontare il problema con onestà intellettuale e soprattutto tutela dei cittadini». Apre il dibattito sulla questione autovelox abbattuti il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro. «E’ una questione altamente delicata da affrontare analizzando tutte le prospettive. È certamente da condannare l’atto di abbattimento di questi misuratori di velocità perché in ogni caso possono creare rischi alla viabilità, con la caduta volontaria di un palo causato da agenti esterni e dove all’interno vi sono anche elementi elettrici che potrebbero causare seri problemi a chi transita in zona. Gli autovelox ricordiamo sono stati installati per la sicurezza degli automobilisti anche se questa pratica può essere percepita come fastidiosa dai cittadini, convinti che i misuratori di velocità servano solo per fare cassa. È bene ricordare che i proventi delle “multe” vengono comunque reinvestiti sulla sicurezza della viabilità, a partire ad esempio dall’asfaltatura delle strade o per altre azioni utili alla collettività. Se i proventi che arrivano dalle multe poi liberano risorse per altre situazioni da sistemare nei vari comuni, anche su questo siamo invitati come amministrazioni a fare delle riflessioni al momento della stesura dei bilanci. È assolutamente da condannare l’atto vandalico di distruzione di un bene pubblico come l’autovelox, pagato dai cittadini, ma serve anche una seria riflessione tra le istituzioni per valutare non solo il posizionamento degli autovelox ma l’effettiva efficacia come deterrente in alcune aree del territorio veneto perché i cittadini non abbiano la sensazione che questi strumenti visti come vessatori, servano solo a fare cassa» conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro.

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