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San Valentino: «Ristoranti prenotati da gennaio ma manca personale»

Treviso si prepara a festeggiare la Giornata degli innamorati: nei locali del centro storico sono già molte le riservazioni ma c'è anche chi resterà chiuso per riposo e chi invece è alla ricerca di lavoratori

San Valentino è da sempre la terza festività nella classifica delle notti più trafficate dell’anno per i ristoranti, superata solo dalla Festa della mamma e dal cenone di San Silvestro. Tra coloro infatti che festeggeranno, andare fuori a cena è l’opzione più popolare ovunque nel mondo, seguita dal semplice acquisto di un regalo. In Italia, il 24% andrà fuori a cena per San Valentino, mentre circa un 10%  cucinerà una cenetta speciale oppure ordinerà una consegna a domicilio.

Previsioni

La maggior parte dei consumatori acquisterà un regalo o prenoterà in un ristorante da 1 a 3 settimane prima. Lo confermano anche i ristoratori che già da fine gennaio hanno ricevuto prenotazioni per la cena di martedì 14 febbraio.

A Treviso

Martina Filippini, titolare del ristorante Da Alfredo insieme ai fratelli Michela e Nicola, conferma. "Abbiamo la sala piena e i clienti hanno cominciato a telefonare già a fine gennaio. Non solo tavoli per due, ma anche qualche famiglia che ha deciso di festeggiare la festa dell'amore allargandola ai figli. Per la serata proponiamo un menù alla carta, un po' ridotto, ma lasciamo liberi di scegliere le portate; il nostro menù è ironico, con diciture in rima, per prendere la vita e l'amore con leggerezza, che ce n'è bisogno".

I commenti

Gianni Taffarello, direttore di Confesercenti Treviso: «A San Valentino, da sempre, l’amore si celebra al ristorante. Ma non è l’unica occasione. Le giornate più importanti, le feste più intime, le ricorrenze e le celebrazioni  hanno sempre come sfondo una tavola imbandita. E’ la dimostrazione che il cibo è parte integrante della cultura della vita. Per questo dovremmo pertanto considerare in maniera più attenta la grande funzione sociale, culturale ed economica di chi opera nel mondo della ristorazione e riflettere sull'importanza di un settore che non è fatto solo da super-chef ma da una rete di locali tradizionali e famigliari di grande qualità».

Nonostante i buoni risultati attesi, Confesercenti Veneto sottolinea che il settore attraversa ancora un momento di difficoltà: le materie prime, quelle buone, sono aumentate, i costi energetici sono saliti alle stelle e pochi  ristoranti sono in grado di trasferire questi aumenti sul conto. Tuttavia la vera difficoltà del settore è la mancanza di personale. Nella ristorazione stanno venendo meno, la cultura, la passione, la curiosità. Un vero e proprio cambiamento generazionale. Un passaggio epocale, che richiede misure idonee di tutela e sostegno. «Quest'anno il 14 saremo chiusi perchè il martedì è il nostro giorno di chiusura, ma devo dire che essendo sotto organico già da un paio di mesi, ho preferito tenere chiuso viste le aspettative di una serata così particolare - racconta Federica, titolare da oltre vent'anni dell'Oca Bianca - Cerco un lavapiatti, ho il cartello appeso fuori con tutte le informazioni per invogliare a presentarsi, ma ho visto solo una persona da dicembre. Penso che anche altri miei colleghi possono raccontare le stesse difficoltà, tanti locali del centro hanno il cartello con Cercasi Personale».

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