Terremoti: cosa fare e cosa evitare di fronte a una scossa
Come comportarsi in caso di terremoto? La prima regola è mantenere la calma. Ecco una breve guida utile per affrontare l'emergenza in sicurezza
Dall'inizio dell'anno i trevigiani hanno sentito tremare la terra in diverse occasioni. Presi dal panico in molti si saranno riversati in strada per mettersi al sicuro. Ma è davvero la cosa più giusta da fare?
I LUOGHI SICURI - La prima cosa da fare di fronte a una scossa di terremoto, di qualsiasi entità, è cercare riparo in casa. I luoghi più sicuri sono gli stipiti delle porte (difficilmente crollano), i tavoli resistenti (meglio se di castagno) e le intercapedini delle pareti più spesse.
In ogni caso è bene lasciare il centro della stanza, per evitare di essere colpiti dalla caduta di vetri, intonaco o soprammobili.
QUANDO USCIRE - È sicuro uscire dall'edificio solo una volta che le scosse siano passate. Le scale infatti sono la parte più fragile degli immobili e sono più a rischio durante il movimento tellurico. Sia durante che dopo il sisma non bisogna prendere l'ascensore, perché si rischia di rimanervi bloccati.
Mai uscire scalzi dall'edificio in cui ci trova: a terra potrebbero esserci vetri rotti, calcinacci o altro materiale con cui si potrebbe rimanere feriti.
PRIMA DI USCIRE - Prima di lasciare il proprio appartamento o ufficio, è opportuno staccare l'elettricità e il gas per evitare cortocircuiti e, quindi, possibili incendi o esplosioni. Se no si riesce a raggiungere l'interrutore principale, staccare almeno il salvavita e i rubinetti delle singole stanze.
ALL'APERTO - Una volta fuori, i luoghi più sicuri sono gli spazi privi di edifici o costruzioni, come le piazze, i terreni o le strade ampie, lontano dalle linee elettriche. Oltre ai crolli, infatti, si rischia di venire colpiti da vasi, tegole, calcinacci o cornicioni.
L'auto va presa solo in caso di effettiva emergenza, per non bloccare le strade e ostacolare così i mezzi di soccorso.