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Servizi e agevolazioni del Comune di Treviso per particolari categorie sociali

Tutte le informazioni per anziani, giovani,famiglie

ll Comune di Treviso pone in essere diverse misure di contrasto alla povertà, per persone singole, per famiglie, per bambini: dalla riduzione tariffaria della refezione scolastica alle tessere agevolate energia, passando per i contributi economici per ulteriori categorie.

Andiamo a vedere nel dettaglio tutto ciò che è previsto, e su cui si può contare, a Treviso.

Rivolgendosi ai Caaf si può ottenere

ISEE: tutte le agevolazioni 

Tra le numerose agevolazioni che lo Stato riserva ai nuclei familiari in difficoltà economica, comprovata dal basso reddito indicato nell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) ci sono anche gli sconti sulle bollette di telefono, luce e gas.

Per beneficiare di queste agevolazioni è necessario rientrare in determinate soglie di reddito ISEE, che rappresenta l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

Vediamo una panoramica di tutti gli incentivi fruibili dalle famiglie in condizione di disagio economico in base a determinate soglie di reddito ISEE e come farne richiesta: dallo sconto sulle bollette di telefono, luce e gas fino ai bonus per figli, scuola, sanità e tasse.

Bollette telefoniche

Le famiglie in condizione di disagio economico hanno diritto all’accesso a condizioni agevolate sul servizio telefonico che consistono in uno sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica.

Per beneficiare di questa agevolazione è necessario avere un ISEE inferiore agli 8.111,23 euro. 

Bonus luce, gas e acqua

Oltre alla soglia ISEE, come requisito, viene richiesto di avere attiva un’utenza domestica con regolare contratto di fornitura elettrica, gas e acqua.

Possono richiedere lo sconto anche coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza o che hanno in famiglia una persona affetta da malattia grave che necessita dell’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.

Bonus luce

Il bonus in bolletta elettrica dipende dal numero dei componenti della famiglia ed è aggiornato annualmente dall’ARERA.

Per accedere al bonus luce è necessario un ISEE non superare a 8.107,5 euro per il 2019 e 8.256 euro per il 2020, tale limite di reddito viene portato a 20mila euro in caso di nuclei familiari con più di 3 figli.

Il bonus luce va da un minimo di 125 euro ad un massimo di 184 euro per le famiglie numerose.

Bonus per disagio economico

Nucleo familiare Bonus elettrico
Numerosità familiare 1-2 componenti € 125
Numerosità familiare 3-4 componenti € 153
Numerosità familiare oltre 4 componenti € 184

Per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi, al termine dei quali il consumatore deve rinnovare la richiesta.

Il rinnovo si deve richiedere circa un mese prima della scadenza dell’agevolazione in corso.

Bonus per Disagio Fisico

Il valore dello sconto dipende dalla potenza contrattuale, dalle apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e dal tempo giornaliero di utilizzo.

Contratto fino a 3kW: 

€193 per consumi fino a 600 kWh all’anno; 

€318 per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno; 

€460 per consumi oltre 1200 kWh all’anno.

Contratto oltre 3kW:

€452 per consumi fino a 600 kWh all’anno; 

€572 per consumi tra 600 e 1200 kWh all’anno; 

€692 per consumi oltre 1200 kWh all’anno.

Bonus Energia e Reddito di Cittadinanza

Il decreto legge sul Reddito di Cittadinanza ha introdotto una novità sul bonus luce e gas.

Nell’articolo 5, comma 7 (Richiesta, riconoscimento ed erogazione del beneficio) si legge:

Ai beneficiari del Rdc sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate, di cui all’articolo 1, comma 375, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e quelle relative alla compensazione per la fornitura di gas naturale, estese ai medesimi soggetti dall’articolo 3, comma 9, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. 

Bonus gas

Il bonus gas comporta un risparmio fino al 15% (al netto delle imposte) della spesa annua e tiene conto, oltre che della composizione del nucleo familiare, anche della categoria d’uso associata alla fornitura e della zona climatica di appartenenza del punto di fornitura..

Gli importi previsti sono differenziati rispetto alla categoria d’uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica (persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi la medesima residenza).

I limiti ISEE sono gli stessi del bonus luce.

Il valore del bonus è aggiornato annualmente dall’Autorità entro il 31 dicembre dell’anno precedente.  

Nel 2019 l’ammontare minimo del bonus è stato di 37 euro, quello massimo di 57 euro, per famiglie numerose in caso di utilizzo solo per la produzione di acqua calda. In caso di utilizzo anche per il riscaldamento, l’importo minimo è stato di 85 euro.

Sul sito dell’Autorità, è possibile comunque calcolare il valore esatto dello sconto inserendo alcune informazioni (provincia, Comune, numero di componenti e tipologia di utilizzo gas

Bonus idrico

La tariffa agevolata dipende dal gestore e cambia da Comune a Comune, si consiglia di consultare l’amministrazione locale per conoscere l’importo esatto.

Dal 1° luglio 2018 è possibile chiedere il bonus acqua che concede cinquanta litri di acqua al giorno gratis, ovvero 18,25 metri cubi all’anno, da moltiplicare poi per ogni componente del nucleo familiare.

Questo quantitativo viene considerato il minimo stabilito per legge necessario per soddisfare i propri bisogni personali e sarà automaticamente scontato in bolletta, previa richiesta da parte degli interessati.

Per accedere al bonus idrico viene richiesto un reddito inferiore o uguale a 8.107,5 euro, innalzato a 20mila euro se si hanno almeno quattro figli a carico.

I titolari del Reddito o Pensione di cittadinanza possono richiedere anche il bonus idrico se l’ISEE non supera 8.170,5 euro.

Bonus luce, gas e acqua: come richiederlo

Ricordiamo poi che per ottenere il bonus in bolletta è necessario presentare apposita domanda al proprio Comune di residenza, eventualmente avvalendosi dell’assistenza gratuita di un CAF, utilizzando gli appositi moduli e allegando: documento di identità, codice fiscale, attestazione ISEE in corso di validità, autocertificazione dei componenti nucleo familiare, eventuale ricevuta INPS con numero di protocollo in caso di titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Il bonus è riconosciuto per 12 mesi, al termine dei quali il consumatore deve rinnovare la richiesta circa un mese prima della scadenza dell’agevolazione in corso.Inizio modulo.

Comune di Treviso

Autobus gratuito per over 70

Per tutti gli over 70 con fascia ISEE fino a 16mila euro l’abbonamento al bus sarà completamente gratuito. L’abbonamento sarà a pagamento solo con un ISEE superiore a tale soglia, ma rispetto al 2014 costerà molto meno: 50 euro, contro i 150 dell’anno scorso e gli oltre 300 per l’abbonamento a prezzo pieno. L’unico vincolo è quello di utilizzare le corse previste negli orari che vanno dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 14.30 alle ore 18.30.
“Nonostante il pesante taglio ai trasferimenti subito, il Comune di Treviso ha mantenuto lo stesso investimento per questo tipo di servizio che quest’anno, grazie all’accordo con Mom sarà agevolato per ancora più persone. Infatti per poter usufruire della tariffa super agevolata di 50 euro annui non è stato previsto alcun tetto di reddito. L’obiettivo non è solo di offrire una tariffa agevolata, ma anche quello di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico”, osserva l’assessore.
La scelta di Treviso e degli altri comuni coinvolti nell’accordo è in controtendenza rispetto alle scelte fatte in altre zone d’Italia. In Trentino per esempio, fino al 2014 la circolazione era gratuita per tutti gli over 70 e ora l’abbonamento costerà 75 euro all’anno. Firenze invece ha eliminato completamente l’agevolazione.
A giorni l’ente di governo sarà convocato per ratificare formalmente la proposta approvata oggi.

La Carta della Famiglia

E' uno strumento sociale che consente alle famiglie con almeno tre figli a carico ed ISEE inferiore a 30.000 € di accedere a sconti sull’acquisto di beni o servizi, o a riduzioni tariffarie concesse dai soggetti pubblici o privati che aderiscono all’iniziativa. Ogni Comune può emettere la tessera, che ha durata biennale ed è riservata ai soli residenti nel territorio comunale.

Partendo dal 5 per cento sul prezzo finale, la scontistica potrà essere anche più alta e comunque a discrezione di ogni esercizio commerciale che potrà scegliere di applicare diverse percentuali di sconto. Maggiore sarà la diffusione dell’iniziativa, maggiore sarà la possibilità che lo sconto previsto sia più alto.

Il Comune di Treviso potrà avviare dunque l’iter per raggiungere specifici protocolli d’intesa e convenzioni con gli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa. Ogni soggetto convenzionato potrà allora esibire in vetrina il bollo “Amico della Famiglia”: in tali esercizi, gli utenti in possesso della Carta della Famiglia – che è nominale e non cedibile a terzi – sapranno che potranno accedere agli sconti, esibendo la tessera e il proprio documento.

SIA – SOSTEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA

Il SIA (Sostegno Inclusione Attiva) è una misura nazionale di contrasto alla povertà. Il sostegno economico verrà erogato attraverso l’attribuzione di una carta acquisti finalizzata all’acquisto di generi alimentari e al pagamento delle bollette energetiche e delle forniture di gas. Il sussidio è subordinato a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del comune di residenza, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e gli istituti scolastici, nonché con soggetti privati ed enti no profit. Destinatari del beneficio sono i nuclei familiari con un ISEE inferiore ai 3.000,00 euro, valutati sulla base dei carichi familiari, della condizione economica e di quella lavorativa.

INFORMAZIONI

Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti persone minorenni, figli disabili o una donna in stato di gravidanza accertata; il sussidio è subordinato all’adesione ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa.

Il progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit.

Il progetto coinvolge tutti i componenti del nucleo familiare e prevede specifici impegni per adulti e bambini, che vengono individuati sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.

A CHI SI RIVOLGE

Il richiedente deve possedere i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia da almeno due anni al momento della presentazione della domanda;
  • essere cittadino italiano o comunitario, o suo familiare titolare del permesso di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, oppure titolare di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria).

Per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve fare obbligatoriamente parte di un nucleo familiare in cui ci sia la presenza di almeno uno dei seguenti casi:

  • un componente di età minore di anni 18;
  • una persona con disabilità e almeno un suo genitore;
  • una donna in stato di gravidanza, da dimostrare attraverso documentazione medica attestante lo stato sopra menzionato rilasciata da una struttura pubblica. In questo caso, ovvero se sussiste questo unico requisito, la domanda potrà essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto;
  • valutazione del bisogno: da effettuare mediante una scala di valutazione multidimensionale che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa, in base alla quale il nucleo familiare richiedente deve ottenere un punteggio uguale o superiore a 25.
  • ISEE del nucleo familiare, in corso di validità, inferiore a € 3.000,00.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La richiesta deve essere presentata da un componente del nucleo familiare presso gli uffici comunali del Comune di Treviso Settore Servizi Sociali e Demografici, Scuola e Cultura sito in V.le Vittorio Veneto n. 22, con accesso veicolare da Via Cadore n. 10 nei seguenti orari di apertura al pubblico:

LUNEDI’ dalle 15.30 alle 17.00 –

MERCOLEDI’ e VENERDI’ dalle 9.00 alle 12.30.

Il modulo domanda:

– il modulo della domanda è scaricabile dal portale INPS (www.inps.it), dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (www.lavoro.gov.it) e dal sito del Comune di Treviso (www.comune.treviso.it);

oppure

  • – il modulo può essere ritirato allo sportello dedicato del Settore Servizi Sociali e Demografici, Scuola e Cultura sito in V.le Vittorio Veneto n. 22, con accesso veicolare da Via Cadore n. 10 nei seguenti orari di apertura al pubblico:
    LUNEDI’ dalle 15.30 alle 17.00 – MERCOLEDI’ e VENERDI’ dalle 9.00 alle 12.30

oppure

  • – il modulo può essere ritirato presso l’URP del Comune sito a Ca’ Sugana nei seguenti orari:
    da LUNEDI’ a VENERDI’ dalle 9.00 alle 12.00 e MERCOLEDI’ dalle 15.00 alle 17.00

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