Aeroporto Canova: «Rifiuti abbandonati, deiezioni ed erba incolta a pochi metri dai parcheggi»
Treviso ha appena vinto il prestigioso "Green Leaf Award 2025", riconoscimento istituito dalla Commissione Europea per premiare le città che si impegnano a migliorare il proprio ambiente, rendendo la città medesima più sostenibile e vivibile.
Di certo i commissari non hanno visto quanto Via Le Canevare offre a chi la frequenta altrimenti avrebbero di certo optato per la seconda finalista, la spagnola Viladecans. La via in questione è il vero biglietto da visita che il capoluogo della Marca offre a quanti, centinaia ogni giorno, escono dall'aeroporto Canova per portarsi ai parcheggi o alle fermate dei bus gran turismo che qui li attendono. Un biglietto da visita "singolare", per usare un eufemismo, che certo non fa onore ad una città che si dipinge del tutto diversa: immondizia in ogni dove, persino lungo i corsi d'acqua che aggettano nelle tombinature verso il Sile, deiezioni a cielo aperto, non solo d'animali, anzi!, soprattutto di umani in preda, forse, a premiti irrefrenabili da jet-lag, erbacce strabordanti da quelle che dovrebbero essere aiuole curate e sono pezzi di giungla urbana che lambiscono e, a volte, coprono le auto in sosta e, da diversi mesi, pure una carcassa d'auto a cui è stato via via predato il possibile per poi usarla come cassonetto per l'immondizia. Le segnalazioni dei residenti e di chi passa per la via, reiterate nel tempo, non hanno sortito esito alcuno. «Nè il Comune, nè Contarina, nè Save Aertre hanno mai pensato di occuparsene - racconta la residente Marina - ci rimbalzano da una parte all'altra parlandoci di competenze, priorità, impossibilità normative. Il risultato è che ci sentiamo davvero presi in giro ma, cosa ben più grave, si prendono in giro pure quanti qui arrivano dopo aver visitato i vari siti web che decantano Treviso come "piccola Venezia", "scrigno verde di bellezze da scoprire" e si ritrovano sotto gli occhi, come primo impatto, uno spettacolo del genere». Ci sono stati, è vero, interventi estemporanei, come la potatura degli alberelli che abbelliscono il marciapiede ma qui c'è davvero bisogno di più costanza e capillarità. Treviso non può certo offrire una vista simile a chi viene a visitarla!
Vittore Trabucco