Sergio De Zen, 74enne ex operaio, il 24 settembre scorso accoltellò la moglie Manuela Bittante che era gravemente invalida a causa di un ictus. La figlia della coppia, che aveva gettato pesanti ombre sulla figura del padre, aveva chiesto una rinuncia all'eredità (prima del processo) e una parte consistente della pensione dell'anziano. Che però si è visto nominare un amministratore di sostegno, bloccando di fatto l'accordo
Si è svolto oggi 2 ottobre l'esame autoptico sui poveri resti della 77enne uccisa domenica 24 settembre dal marito Sergio De Zen. Fatale l'unico fendente che l'ha raggiunta al torace, provocando il decesso,avvenuto il giorno dopo, per emorragia
Manuela Bittante, 77enne rimasta vittima due mesi fa di un inctus fortemente invalidante, avrebbe mantenuto un certa lucidità, tanto da comunicare con il marito Sergio De Zan, l'autore dell'omicidio, e la figlia attraverso dei bigliettini. Gli investigatori hanno però scartato la pista ventilata nelle ultime ore secondo cui la donna avrebbe chiesto al coniuge di compiere il gesto
Stefano Marotta è lo storico proprietario frequentato da Sergio De Zan e da Manuela Bittante. «Era molto segnato da quello che era successo - dice - nell'ultimo periodo aveva cominciato a parlare del fine vita, di testamento biologico». Il sindaco Claudia Benedos: «E' una tragedia nella tragedia ma del tutto evitabile»