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Zaia a Roma in commissione parlamentare: «Il 2024 sarà l'anno dell'autonomia»

Giovedì 26 ottobre il presidente della Regione Veneto è intervenuto nella Capitale per l'incontro sull’approvazione dell’atto del Senato sull’attuazione dell’autonomia differenziata. «Non sarà una fuga di campioni»

«Ci siamo, il 2024 sarà senz'altro l'anno dell'autonomia». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, non ha dubbi sull’improcrastinabilità dell'autonomia differenziata per il Veneto. Giovedì 26 ottobre il Governatore è intervenuto a Palazzo San Macuto (Roma) per l’audizione in Commissione Parlamentare sulle questioni regionali, nell'incontro dedicato all'approvazione dell'atto del Senato sulle disposizioni per l’attuazione dell’autonomia.

ZAIA, audizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali (1)

La Costituzione è autenticamente federalista fin dalla stesura e approvazione, non è centralista - ha sottolineato Zaia -. Ai fini del coronamento del progetto la nostra posizione è costruttiva e collaborativa, per questo siamo convinti che ogni confronto sia utile. In sei anni dalla celebrazione del referendum in Veneto ho incrociato diversi Governi e devo dire, con obbiettività, che con quello oggi in carica giorno dopo giorno il progetto è cresciuto. Grazie alla finanziaria del dicembre 2022 è stato stabilito l’obbligo di definizione dei Lep che è in corso con il grande lavoro del comitato presieduto dal professor Cassese e grazie al ddl del ministro Calderoli si stanno redigendo i dieci articoli che, quando diventerà legge, definiranno le linee e i principi per l’applicazione. Noi crediamo nella sussidiarietà e nella solidarietà nazionale; l’autonomia delega competenze e non ruba niente a nessuno. Il paese a due velocità c’è oggi e non è così perché qualcuno ha avuto di più e altri niente. È la conseguenza di un centralismo che ha fatto danni e ne pagano il conto i cittadini. Come Regione possiamo mettere a disposizione un grande patrimonio di competenze - ha aggiunto il Governatore -. Nel promuovere questa riforma, con il percorso verso il referendum del 2017, abbiamo dato vita a un grosso gruppo di lavoro che è in grado di elaborare studi, analisi, e processi in materia finanziaria e giuridica rispetto alle materie da trasferire di competenza alle regioni. Anche per questo siamo convinti che l’autonomia non mina l’unità nazionale; se così fosse ci sono paesi federalisti come la Germania che sarebbero gambe all’aria e non lo sono. L’autonomia non è una gara ciclistica dove i campioni staccano il gruppo in fuga e i gregari restano indietro - conclude Zaia -. Siamo convinti che si possa portare avanti anche con passi graduali. Ma è importante sia il frutto di un patto tra gentiluomini verso un preciso obbiettivo, non un escamotage incerto nell’ottica di andare avanti e poi si vedrà. Il Presidente Napolitano la ha definita una vera assunzione di responsabilità; si tratta di decidere se vogliamo un paese responsabile o no. L’autonomia o la si fa per scelta o la si farà perché costretti. Dalle mie parti si dice si chiude una porta e si apre un portone; l’autonomia è il vero portone da aprire”.

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