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Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo: la Marca protagonista con una bella iniziativa

I Comuni di Cavaso del Tomba e Possagno il 2 aprile promuovono un'originale iniziativa insieme alla locale comunità per adulti autistici "Casa del Campo".

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

I Servizi Sociali associati dei Comuni di Cavaso del Tomba e Possagno, per celebrare la Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo che ricorre il 2 aprile, sollecitano i cittadini affinché aderiscano ad un'attività originale dal titolo "Leghiamoci insieme...". La proposta è molto semplice: da lunedì 29 marzo a giovedì 1 aprile, chi lo desidera potrà lasciare un anello di carta personalizzato presso le biblioteche o i municipi di Possagno e Cavaso del Tomba, scrivendo pensieri e riflessioni sull'autismo.

Una disabilità crescente, che ogni anno viene diagnostica ad un numero sempre maggiore di persone, anche in provincia di Treviso. Gli anelli serviranno a creare una catena colorata che il 2 aprile, Giornata mondiale dell'autismo, sarà esposta nella struttura per disabili adulti "Casa del Campo" di Cavaso del Tomba. Venerdì 2 aprile, inoltre, l'amministrazione comunale di Cavaso illuminerà di blu, colore che rappresenta l'autismo, tutti i monumenti del paese. Aperta quasi sei anni fa, nell'agosto 2015, "Casa del Campo" è la prima comunità alloggio in Italia per persone adulte con sindrome di autismo. Un progetto del gruppo sociale Castel Monte, operativo da trent'anni negli ambiti sociale, sanitario, delle sanificazioni ambientali e della disabilità. In particolare, nell'ambito dell'autismo, da anni Castel Monte gestisce un servizio diffuso di assistenza domiciliare per le famiglie e le persone autistiche del territorio, in aggiunta a tale comunità residenziale, che rappresenta un luogo di alta socializzazione.

L'ispiratore e promotore di questo progetto innovativo sull'autismo fu il prof. Lucio Moderato, luminare in materia scomparso lo scorso dicembre. Psicologo, psicopedagogista, docente di Pedagogia dei disturbi generalizzati dello sviluppo alla Cattolica di Milano, egli era direttore dei servizi innovativi per l'autismo della Fondazione Sacra Famiglia di Milano, una grandissima realtà che si occupa di disabilità e autismo, nonché supervisore del Progetto Autismo dal gruppo sociale Castel Monte. A "Casa del Campo" le persone autistiche residenti mettono in pratica alcune delle idee portanti del pensiero di Moderato.

"Lui partiva dal fatto che la sindrome autistica è molto personale e individuale - commenta il presidente dell'impresa sociale cooperativa Castel Monte, Giuseppe Possagnolo - è una condizione, non una malattia, di conseguenza non vi sono medicine né possibilità di guarigione. L'autismo è una sindrome individuale e quindi si devono pensare dei singoli progetti per l'inclusione delle persone autistiche, personalizzati. La strada da percorrere è quella di aiutarli a gestirsi, con il supporto della famiglia. Il motto di Lucio Moderato era: 'Dal capire al sapere, dal sapere al saper fare, al fare con competenza'. Su questo egli aveva anche scritto il manuale "Modello Superability", un approccio globale alle disabilità intellettive, ai disturbi pervasivi dello sviluppo e all'autismo".

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