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Idea park al palazzo delle Poste in stazione, la stroncatura: «Ipotesi non praticabile»

La proposta di Italia nostra e delle opposizioni (un multipiano sul Put al posto del park di piazza Vittoria) trova la ferma contrarietà del sindaco Mario Conte: «Chi lo propone voleva scavare sotto le mura, continua la disinformazione e la strumentalizzazione»

«E' un'ipotesi non praticabile». E' lapidario il sindaco di Treviso, Mario Conte, commentando la proposta, avanzata nei giorni scorsi dalle minoranze in consiglio comunale e da alcune associazioni, tra cui Italia Nostra, di realizzare, al posto del park interrato di piazza Vittoria (i cui lavori dovrebbero partire nei prossimi mesi), un multipiano utilizzando l'ex palazzo delle Poste, attiguo alla stazione ferroviaria di Treviso, lungo la circonvallazione del Put. «Consentitemi di sorridere un pò perchè ricordo che coloro che oggi propongono questa assurda soluzione alternativa, assurda dal punto di vista logistico, di spazi e di tenuta, di acquisto e di costi» ha detto Conte «sono anche coloro che volevano scavare sotto le mura e quindi dico: piuttosto di scavare sotto le mura perchè loro che erano al comando della città non avevano pensato a quella soluzione che loro oggi ritengono la soluzione migliore? Quindi: continua la strumentalizzazione, continua la disinformazione ma continua anche da parte di questa amministrazione e questa maggioranza la serenità nell'affrontare il tema dei parcheggi con serietà, responsabilità, sincerità nei confronti della cittadinanza. Le bugie e le illusioni le lasciamo alla sinistra». Intanto continua la raccolta firme on line contro la realizzazione dell'opera mentre sembra svanita l'ipotesi di un ricorso al Tar da parte dei residenti, istanza che avrebbe potuto congelare l'opera fortemente voluta da Ca' Sugana (come avvenuto per l'ex Questura di via Carlo Alberto). L'ultimo appiglio per chi si oppone all'opera è la Soprintendenza che ha però dato primi segnali positivi al Comune, pur chiedendo ulteriori approfondimenti sullo smontaggio del monumento e sulle conseguenze che l'opera avrà sulla falda.

L'appello di De Nardi a Parcheggi Italia

«Amici di Parcheggi Italia, togliamoci una volta per tutte il problema: risparmiamo costi e rischi dello scavo in piazza Vittoria e facciamo un bel multipiano di fianco alla Stazione dei treni» aveva detto qualche giorno fa il consigliere comunale di minoranza Giorgio De Nardi «Con le cifre enormi che risparmiate evitando l'apocalisse e l'azzardo degli scavi da 33 milioni vi comprate il palazzo messo in vendita dalle Poste e ci fate il tanto contestato parcheggione nel modo più sostenibile e intelligente possibile. E' una soluzione perfetta: zero impatto, zero rischi, perfetta integrazione intermodale con le stazioni dei trasporti pubblici su rotaia e gomma, sfruttando l'ideale porta d'ingresso alla città. Una soluzione davvero Green, molto più veloce (6 mesi di lavori circa) ed economica (meno della metà dei 33 milioni € previsti) da realizzare al posto del controverso, mostruoso, Park Vittoria interrato. Se riusciste a convincere l'Amministrazione Comunale i trevigiani ve ne sarebbero molto ma molto grati, per l'eternità».

I Cinque Stelle: «Il park va a dequalificare urbanisticamente Treviso»

«Tutte le grandi città stanno evolvendo le loro infrastrutture per la mobilità integrando zone pedonali, trasporto pubblico, sharing mobility, zone 30 km/h, park scambiatori e molto altro, mentre noi creiamo un ulteriore flusso di 430 auto all’interno del centro storico di una città di stampo medievale» così Valentina Manente del MoVimento5stelle di Treviso in un post su Facebook «È un controsenso che va a dequalificare urbanisticamente Treviso, intasare il traffico e aumentare l'inquinamento dell'aria. Noi del MoVimento 5 Stelle ci siamo sempre spesi, e continueremo a farlo, per far diventare Treviso una Smart City a misura d’uomo, a cavallo tra passato e futuro: siamo convinti che prima di costruire nuove strutture sia necessario far funzionare a pieno regime quelle già esistenti investendo in servizi di collegamento tra i parcheggi scambiatori esistenti e il centro storico, incentivando il bike-sharing, e l’integrazione tra i vari sistemi di trasporto potenziando i sistemi d’infomobilità. Siamo anche convinti che per rendere più scorrevole il traffico, specialmente durante le ore di punta dei giorni feriali, più che costruire nuove strade e nuovi parcheggi sia necessario, in via prioritaria, trasferire su autobus lo spostamento per/dal lavoro. I dati e gli strumenti ci sono già: in occasione della creazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile sono stati realizzati studi approfonditi che permettono d’intraprendere fin d’ora una serie di azioni per migliorare la qualità della vita a Treviso, prima ancora di realizzare il Park Vittoria o altre opere pubbliche. Dati alla mano, in prima battuta andrebbero verificati i percorsi e gli orari delle varie linee, perché spesso si preferisce l’auto privata al mezzo pubblico a causa di orari poco compatibili con quelli del lavoro».

Il palazzo delle Poste e le alternative al park interrato Vittoria

«La notizia della vendita del palazzo delle Poste nell’area della stazione è la dimostrazione che le alternative al park interrato in piazza Vittoria c’erano e ci sono e che l’amministrazione comunale non pare proprio averle perseguite» così si legge in una nota di Gigi Calesso, di Treviso civica «E’ evidente, infatti, che la realizzazione di un park multipiano al posto di quell’edificio è una delle soluzioni alternative concrete alla costruzione del parcheggio interrato in piazza Vittoria anche perché potrebbe collegarsi a una struttura analoga nell’attuale parcheggio, sempre in area stazione, lungo la circonvallazione esterna del Put. Quel parcheggio, infatti, verrà “tagliato” dalla realizzazione della bretella di collegamento tra il sottopasso di viale Cacciatori e il Put e, quindi, Ferrovie ha tutto l’interesse a trasformarlo in un multipiano, per non subire una netta riduzione degli stalli disponibili. Il primo problema, quindi, è quello che l’amministrazione Conte non ha perseguito l’ipotesi di ottenere (nell’ambito del project financing di cui è concessionaria Parcheggi Italia) la proprietà del palazzo delle Poste in stazione per “trasferirci” gli stalli previsti nel park interrato di piazza Vittoria. Se la giunta Conte ha fatto questo tentativo certo non ci sono tracce di incontri del Sindaco con i ministri della Repubblica per ottenere il risultato, come – al contrario – è accaduto per i finanziamenti del Terraglio Est o del quarto lotto della tangenziale. Deciso che non voleva i parcheggi Cantarane ed ex-pattinodromo la prima amministrazione Conte ha deciso di “risolvere” il problema seguendo la strada più “semplice”, il “ritorno” all’interrato in piazza, invece di esplorare altre possibilità, di stringere relazioni con Poste, Ferrovie, proprietà dell’ex-Telecom in via Dandolo per arrivare a delle soluzioni “avanzate” per il sistema dei parcheggi in città, invece che ripiegare sulla obsoleta soluzione del park interrato Vittoria. La prima amministrazione Conte se ne è andata per arrivare a questa soluzione superata, null’altro è stato fatto per arrivare a una progettazione maggiormente adeguata alle esigenze di oggi (che non sono più quelle di vent’anni fa). Adesso ci diranno che è troppo tardi, che non si può cambiare ancora l’oggetto del project financing e così via ma il problema è che per 5 anni hanno “atteso” arrivando solo a fine mandato al “recupero” del park interrato mentre quello era il momento in cui studiare altre ipotesi, valutare altre possibilità, individuare i necessari interlocutori. Si è preferito, al contrario, il ritorno al passato forse perché un “ponte sullo stretto” non si può negare a nessuno, neanche ai trevigiani».

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