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Turismo, mancano i lavoratori: «Bisogna programmare i nuovi flussi»

La stagione estiva in arrivo preoccupa fortemente il comparto. La preocccupazione del presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza: «Un territorio che esporta cultura e le proprie bellezze ha bisogno di manodopera e non possiamo lamentarci dalla mattina alla sera»

«Sul problema dei lavoratori e la loro professionalità noi ci lavoriamo perchè avremo le scuole professionali, avremo il Dts che sarà ospitato proprio nella Camera di Commercio di Belluno, l'Università Ca' Foscari a discutere con gli strumenti che abbiamo e con la collaborazione, assieme all'osservatorio regionale del turismo, assieme al Cisat. Il problema della manodopera è un problema che va al di sopra delle nostre competenze e che riguarda il Governo. Non bisogna sempre dire no ma bisogna programmare i nuovi flussi e questi flussi devono essere dettati dalle esigenze delle nostre imprese. Il calo demografico, tanti imprenditori che hanno cambiato tipologia di lavoro a causa del Covid, soprattutto sul turismo, bisogna riaffrontarlo. Se non lo si affronta in tempi brevi la crisi sarà ancora maggiore rispetto a questa perchè stiamo ripartendo, c'è un rallentamento dovuto alla guerra ma ci auguriamo che questa guerra in Ucraina finisca quanto prima. Un territorio che esporta cultura o le proprie bellezze ha bisogno di manodopera e non possiamo lamentarci dalla mattina alla sera». Le parole sono del presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, che ha lanciato un appello in vista dell'avvio della stagione turistica estiva che vedrebbe le imprese in forte difficoltà nel trovare lavoratori.

Il commento espresso da Pozza è avvenuto a margine della presentazione del convegno “La sostenibilità: elemento di competitività? ”, evento internazionale che si terrà dal 28 al 31 Maggio 2022 a Cison di Valmarino. Saranno quattro giorni dal 28 al 31 maggio dedicati alla promozione del territorio nel rispetto della sostenibilità, quale elemento essenziale che ogni azione deve avere, per la promozione e la valorizzazione in Italia e all’estero del patrimonio economico, artistico, culinario e produttivo. Capofila dell’evento, la Camera di Commercio di Treviso - Belluno|Dolomiti che aderisce al network europeo dei siti Unesco  Mirabilia, con ben tre siti Unesco nel proprio territorio di competenza: Le Dolomiti, le Colline del Prosecco di Conegliano – Valdobbiadene e le tre ville venete: villa di Maser, Villa Emo e villa Zeno. Arriveranno a Treviso 200 delegati nazionali e rappresentanti internazionali, i  direttori UNESCO e i rappresentanti della commissione europea. Tra gli obiettivi  quello di studiare un memorandum sulla sostenibilità per lo sviluppo e l’internazionalizzazione dei territori. Il titolo dell’evento è volutamente provocatorio perché l’approccio è assertivo e vuole sondare ogni aspetto, senza dare nulla per scontato, valutando ogni dettaglio alla luce anche dei grandi cambiamenti avvenuti dopo la pandemia e che possono richiedere diverse e nuove visioni sulla sostenibilità per migliorare il vantaggio competitivo e migliorare l’approccio all’Internazionalizzazione. La volontà è anche quella di identificare il ruolo che deve avere Mirabilia, il network europeo dei siti UNESCO del sistema camerale, per promuovere le zone anche meno conosciute dell’Italia, rispondendo così ad un turismo esperienziale di ricerca e di scoperta di luoghi e dei percorsi e dei prodotti, ancora da scoprire perché fuori dai soliti percorsi turistici. Il Veneto quindi accoglie Mirabilia con questa visione guardando anche all’internazionalizzazione delle proprie aziende che, nate in un territorio così bello e così favorevole alle trasformazioni dei prodotti in eccellenze, possono essere più apprezzate e attrattive per gli investitori esteri.

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