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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Treviso Surf City: il progetto per cavalcare le onde nei canali della città

Claudio Vignozzi, romano di nascita ma trevigiano d'adozione, ha un sogno che non vede l'ora di realizzare: regalare ai cittadini di Treviso la possibilità di fare surf nelle acque del Sile

TREVISO Cavalcare le onde su una tavola da surf a due passi da Piazza dei Signori. Fantascienza? Forse, oppure no visto che Claudio Vignozzi, giovane imprenditore originario del litorale romano trasferitosi da alcuni anni nel cuore di Treviso, sembra intenzionato a far diventare realtà uno dei suoi sogni più grandi.

Cresciuto con il rumore delle onde sotto casa e la passione per lo sport, Vignozzi ha sofferto non poco il trasferimento in un centro come Treviso, lontano dal mare. Fin da giovane il surf è sempre stata una delle sue ossessioni e, una volta arrivato nella Marca, Claudio ha iniziato a escogitare un modo per poter continuare a cavalcare le onde. La soluzione gli si è presentata durante un viaggio a Monaco di Baviera dove, già dai primi anni Settanta, si era diffusa l'abitudine di fare surf nei corsi d'acqua che attraversano il centro abitato. Un'idea resa possibile grazie al risalto idraulico, un fenomeno (spesso naturale ma in molti casi generato artificialmente) che consiste in un brusco innalzamento del livello di un liquido in movimento. Questo fenomeno si manifesta quando la corrente dell'acqua passa da una condizione veloce a una lenta, per esempio a causa di una diminuzione di pendenza dell'alveo. In questo modo, sia artificialmente che naturalmente, si possono creare nei fiumi o nei canali cittadini le condizioni ideali per cavalcare un'onda su una tavola da surf.

Due anni fa Vignozzi ha dato vita a Ozzy Wave, un'innovativa startup che punta a portare la cultura del surf da fiume nelle principali città italiane. Dopo aver ascoltato i pareri di numerosi tecnici del settore, Vignozzi ha iniziato a mettere a punto il suo sogno. "Una delle possibili declinazioni del nostro progetto sarebbe quella di dotare le città di strutture gratuite da mettere al servizio dei cittadini, dei turisti e di chi vuole avvicinarsi alla pratica del surf. Ci vogliono solo acqua, canali con le giuste portate e una buona dose di coraggio. Paesi poco più a nord dell'Italia, come Austria e Germania, lo hanno già fatto da diversi anni. A Treviso le zone della Pescheria e dell'aeroporto sarebbero perfette per il progetto. Io vivo a pochi passi da Piazza San Francesco e l'idea di poter vedere i miei due figli uscire di casa e andare a fare surf nei canali di Treviso è un sogno che vorrei provare a realizzare con tutte le mie forze" spiega Vignozzi ai nostri microfoni. Il piano dell'imprenditore di origini romane è quello di presentare all'amministrazione comunale di Treviso il progetto per la realizzazione di un'ambiziosa opera pubblica, a fruizione gratuita, con orari prestabiliti e finalizzata alla creazione della prima area per il surf da fiume in Italia. Sarebbe sufficiente un mese di lavori per mettere in sicurezza il letto dei canali nel cuore della città e, sfruttando i naturali risalti idraulici del Cagnan o del Sile, surfare in città potrebbe diventare presto una realtà consolidata.

L'altro metodo per creare i risalti idraulici che consentono di cavalcare le onde dei fiumi sarebbe l'utilizzo di un generatore artificiale di onde. Un macchinario, utilizzato soprattutto negli Stati Uniti, la cui produzione ha però costi attualmente superiori al milione e mezzo di euro. Una somma che la giovane startup di Claudio Vignozzi sta cercando di raccogliere contattando sponsor e finanziatori interessati al progetto. Riuscire a partire da Treviso con una prima zona "naturale" di surf da fiume sarebbe il primo passo per avviare un business da diffondere in tutta Italia. Sognare non costa nulla e, con un po' di intraprendenza, il capoluogo di Marca potrebbe diventare presto uno dei primi centri in Italia ad aver portato il surf dal mare alla città.

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