rotate-mobile
Blog

Destra e sinistra... una seduta satirica senza fine

Lettera aperta del vignettista trevigiano Beppe Fantin

Se essere di destra significa essere fascista, essere di sinistra significa essere titini, ovvero ideologicamente legati alla politica comunista di Josip Broz detto Tito. A lui vanno imputati le atrocità delle foibe, alle migliaia di deportazioni e morti.

Il fascismo è caduto nel 1943, quasi ottant’anni fa e ancora oggi c’è la sinistra italiana che, se sei contrario al suo pensiero inneggia il fascismo. Questo è davvero una brutale assurdità, innanzi tutto andrebbe ricordato cos’era il fascismo e perché era nato. Oggi se devi dire a qualcuno “mostro, cattivo, violento e senza cuore” basta dirgli fascista. Niente di più sbagliato.

“Pro Aris et Focis” o meglio “Per Dio e per la Patria”, era il motto del 271° Reggimento fanteria “Potenza” dal 1917 al 1919. Fu in seguito che Giuseppe Mazzini, padre nobile del nostro “Stato Italiano” e della Giovine Italia introdusse il detto “Dio, Patria e Famiglia”, pensando ai valori solidi fatti soprattutto, non solo di diritti ma anche di doveri.

Quindi chi dà del fascista a chi rivanga questa “frase”, non solo commette un errore imperdonabile, ma fa capire che ci sono forti lacune sulla conoscenza di fatti accaduti nella storia dell’Italia. Vi ricordate la Cirinnà quando si fece fotografare con un cartello che diceva “Dio, patria e famiglia. Che vita di merda”? Bhe forse anche lei non aveva capito bene il significato della frase, ma l’importante era dare un segnale violento nei confronti della destra, pensando proprio che il significato stesso fosse deciso dai fascisti.

Invece, concordo con quanto ha detto Giorgia Meloni, questa frase non è uno slogan, ma un bellissimo manifesto d’amore che qualcuno vuole inspiegabilmente storpiare. Ci sono scuole e palazzi che riportano questa frase: “Per tre amori da forti pugnammo e soffriamo: Dio patria e famiglia”.

Detto questo, credo che si debba andare oltre, come ho già detto sono passati tanti anni, il fascismo è morto e sepolto come pure il titismo. Lasciamo vive solo le ricorrenze per menzionare le vittime senza lontani ricordi rivangati solo per propaganda politica, campagna elettorale a suon di offese assurde che non hanno mai portano benessere.

La Carega? Certo, ad oggi è l’unico incentivo dei politici. Ci sono troppi soldi in ballo, facciamo un esempio; parlamentari come il Ministro Speranza, Di Maio che da “poveracci” si sono ritrovati milionari, sono diventati l’icona ricca della politica italiana. È bastato appoggiare il movimento giusto al momento giusto per vedere il proprio conto corrente gonfiarsi a dismisura.

Altro esempio, un senatore riceve un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

Quindi non chiediamoci perché la poltrona parlamentare è così ambita e non chiediamoci perché i politici nutrono poco interesse verso il popolo. Mi è rimasto impresso il video di Puzzer che cercando di giustificare la sua ascesa in politica che fino a qualche settimana fa era impossibile (l’avrebbe scritto con il sangue, ricordate?), diceva che non lo faceva per i 18.000 euro al mese, né per la poltrona…ah no? Ma non era il portuale che tale voleva restare? E chi gli ha parlato, forse per convincerlo dei diciottomila euro?

Siamo davvero presi male. Ma io ho il mio pensiero. Stanco delle priorità del PD e delle idee triviali di questa indecente sinistra, vorrei che il prossimo 25 settembre alle votazioni vincesse la destra. Quindi darò la mia fiducia a Giorgia Meloni. Capisco, comprendo e rispetto tutte le liste nate per fronteggiare l’obbligo vaccinale, il green pass e tutte le malefatte della sinistra, ma avrei ponderato la scelta se si fossero unite in un unico partito. Invece sembra che ognuno di loro abbia solo voglia di poltrona. L’alleanza avrebbe sicuramente facilitato la raccolta firme e soprattutto la percentuale raggiunta avrebbe pesato molto in parlamento. Invece così diventano voti persi e dispersi che facilitano la vittoria della sinistra. Vorrei ricordare e sottolineare che se l’eventuale vittoria rossa dovesse arrivare per votazione del popolo e non per governo tecnico, la carica durerà per almeno vent’anni, costringendo giovani e meno giovani alla fuga verso altri stati. Sì, perché hanno dimostrato di essere vergognosamente contro il popolo. Ma ve la immaginate l’Italia guidata da Letta, Di Maio, Renzi, Calenda, Librandi, Romano, Lamorgese, Speranza, Fiano, ecc. ecc. in parlamento per venti lunghi anni? Pensateci bene. Anche coloro che li hanno sempre sostenuti. Dai, sveglia, questa non è più la sinistra di Berlinguer, non è più quella che girava per le fabbriche supportando i diritti dei lavoratori. Questa è la sinistra del Gender, del Ddl Zan, dello Ius soli, Ius Scholae, della Marijuana libera, priorità assurde che nulla hanno a che fare con la crescita del paese.

Così ho preso questa decisione. Poi se dovrò contrastare Giorgia Meloni per eventuali incoerenze sarò consapevole di averne tutto il diritto. Andate a votare, solo così avrete il diritto di dire la vostra. Lasciate stare la solita cantilena del “tanto non serve a nulla”, “tanto è già tutto programmato”, “anche se non vado non cambia niente” …Andiamo al seggio, qualsiasi sia la decisione. Andiamo e poi se non vincerà il partito a cui abbiamo dato la fiducia potremo sempre combattere per far emergere il nostro pensiero. Se invece si disertano le urne, dobbiamo solo subire e stare in silenzio.

Beppe Fantin

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Destra e sinistra... una seduta satirica senza fine

TrevisoToday è in caricamento