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Lunedì, 29 Aprile 2024

Rogo a Cusignana, Arpav: «Nessuna allerta dai primi campionamenti dell'aria»

Vigili del fuoco impegnati tutta la notte nelle operazioni di spegnimento del rogo che ha devastato la Debby Line. Cauto ottimismo sui risultati della qualità dell'aria: «Nube di fumo si è dispersa ad alta quota»

Dopo aver spento le fiamme nel corso della notte, sono ora in corso le indagini per accertare quali sono state le cause che hanno dato origine al devastante incendio di martedì 4 aprile alla Debby Line di Cusignana, nel Comune di Giavera del Montello. La buona notizia è che i primi campionamenti "rapidi" effettuati da Arpav non hanno accertato valori preoccupanti nell'aria dopo l'incendio. Ora però si attendono i risultati sui campionamenti più accurati su volumetrie più ampie. «I prodotti andati a fuoco di sicuro non sono salubri - afferma Giuseppe Quinto, vicecomandante dei vigili del fuoco - però la colonna di fumo è stata molto alta e ha potuto disperdersi. Gli effetti sulla qualità dell'aria, dunque, dovrebbero essere meno impattanti del previsto».

Incendio alla Debby Line-2

Al lavoro presso lo stabilimento, per tutta la mattinata, sia i carabinieri della Compagnia di Montebelluna che il Nucleo Investigativo Antincendio (Niat): gli inquirenti non escludono né la pista dolosa né quella accidentale. Nelle prossime ore saranno effettuati i prelievi all'interno dell'azienda per capire se fossero presenti acceleranti e altri elementi riconducibili al dolo. Martedì sera i vigili del fuoco sono intervenuti da Asolo, Conegliano e Montebelluna: 10mila metri quadrati andati in fiamme su 18mila totali. A fuoco è andato il piano terra, l'interrato è stato salvato dall'intervento dei pompieri. Il danno è concentrato al centro dell'azienda dove si trovavano muletti e un server per l'elaborazione dati. «Questa parte non potrà essere più recuperata» conclude il vicecomandante Giuseppe Quinto.

La nota della Regione Veneto

Al momento, i primi campionamenti dell’aria effettuati nella serata di ieri sera, a mezzo canister (campionatore istantaneo) da ARPAV, braccio operativo della Regione del Veneto, nei pressi dell’incendio per la ricerca di composti organici volatili, non hanno rilevato preoccupanti concentrazioni di sostanze nocive. Tutti i composti hanno mostrato valori inferiori a 1 ppb (parti per miliardo).

L’incendio è scoppiato ieri pomeriggio in un deposito logistico di un’azienda di abbigliamento e calzature a Giavera del Montello. Quando i Vigili del fuoco sono giunti sul luogo interessato, era già presente una gigantesca nube di fumo, che era visibile anche da Venezia e dal Friuli. Sul posto ARPAV, i Volontari della Protezione Civile, i Carabinieri e la Polizia locale. Un incendio importante, che ha richiesto tutta la notte per essere domato e per garantire la sicurezza dei cittadini. In aggiunta ai canistar una prima analisi dei valori orari di qualità dell’aria è stata condotta tenendo conto dei dati delle centraline dell'aria ARPAV più vicine al luogo dell’incendio e precisamente a Treviso, in via Lancieri di Novara e a Pederobba.

La posizione delle due stazioni è quella più compatibile in funzione della direzione dei venti indicata dal Servizio meteorologico ARPAV che, nelle prime ore dell’incendio, era prevalentemente verso Nord Ovest, mentre dopo le 21.00 è progressivamente girata verso i quadranti meridionali. Le due centraline non hanno evidenziato superamenti del valore limite orario per il biossido di azoto, né andamenti significativamente anomali rispetto ai livelli tipici di questi giorni. Inoltre le due centraline, che misurano il PM10 con cadenza oraria non hanno mostrato per tutta la serata del 4 aprile, valori medi orari superiori ai 50 µg/m3 (50 microgrammi metrocubo limite di legge per la qualità dell'aria). La minima variazione di concentrazione di PM10 che è stata riscontrata è compatibile con l'evento. ARPAV continua il monitoraggio e renderà noto gli esiti analitici relativi a ulteriori campionamenti per la ricerca di composti organici volatili e per la ricerca di microinquinanti organici non appena saranno disponibili.

«Grazie ai Vigili del Fuoco e a tutte le nostre strutture regionali coinvolte nelle operazioni di spegnimento dell’incendio e di messa in sicurezza. – ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – Ringrazio anche l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione Civile che, scattata questa emergenza, si è recato nel luogo dell’incendio per monitorare la situazione. È importante che oltre alle operazioni di spegnimento ci sia un approfondimento tecnico e scientifico su eventuali sviluppo di inquinanti, fortunatamente in questo caso scongiurato».

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