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Economia Carbonera

Ita diventa Itagency e prevede di chiudere il 2022 a +60%

In programma nuove assunzioni e misure di welfare per i dipendenti

ITA cambia ragione sociale e si prepara a concludere il 2022 con un risultato che supera anche le più rosee aspettative. La nota azienda di Vascon di Carbonera, leader nella distribuzione di prodotti per tabaccherie e da oggi  denominata Itagency, prevede infatti di chiudere l’anno con un incremento del 60% a fronte del +40% inizialmente atteso, confermando così l’ottimo trend che, stando ai numeri, era già evidente dall’analisi del bilancio 2021. Lo scorso anno l’ebit della nota impresa veneta presieduta da Pietro Fabbrini aveva raggiunto 1,9 milioni di euro (quasi l’11% in più sul 2020) e l’utile di esercizio dopo le imposte aveva sfiorato il tetto del milione di euro assestandosi su 960mila euro (+35,76% sul 2020) con un fatturato di oltre 51 milioni di euro (+10% rispetto al  2020) che, secondo le recenti stime, raggiungeranno entro dicembre quota 80 milioni.

Un traguardo ragguardevole sul quale per fortuna non sembrano pesare più di tanto le ombre del caro energia che purtroppo sta mettendo a dura prova tante imprese nostrane. Al contrario, forti dei numeri in attivo, i vertici di Itagency pianificano nuovi interventi e investimenti in welfare e capitale umano.  «Come distributori non abbiamo grandi costi produttivi da sostenere e l’impennata dei prezzi, che pure riconosciamo, ci tocca, ma solo relativamente – spiega Marco Fabbrini, Amministratore Delegato di Itagency – La scelta, presa in tempi non sospetti, di installare pannelli fotovoltaici sul tetto della nostra sede operativa, si è rivelata provvidenziale per contrastare al meglio lo spettro del caro-bolletta. Di fatto, con gli indici di bilancio in crescita, possiamo permetterci di prendere decisioni coraggiose senza temere l’”effetto boomerang”. Nelle prossime settimane, ad esempio, assumeremo 8 nuove risorse e continueremo a investire sul personale che riteniamo essere il cuore pulsante della nostra attività. A tal proposito, abbiamo in programma un immediato aumento di stipendio per i dipendenti, misura che avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2023, ma che renderemo effettiva già a partire da fine settembre per venire incontro alle esigenze dei nostri lavoratori, quotidianamente alle prese con le insidie del carovita»

Se dunque il 2021 per Itagency ha rappresentato a tutti gli effetti l’anno della ripartenza, il 2022 potrebbe essere quello della definitiva ascesa, trainata in particolare dal boom dei prodotti liquidi usa e getta, per i quali soltanto negli ultimi otto mesi la richiesta è cresciuta in maniera esponenziale. «Molto popolari nei paesi anglosassoni, in realtà questi prodotti sono sbarcati sul mercato italiano relativamente da poco – conclude Fabbrini -  I primi a testarli, a febbraio, siamo stati proprio noi e oggi  deteniamo una quota di mercato pari al 40%. È il segnale dei tempi che cambiano e del fatto che ci stiamo sempre di più avviando verso un futuro diverso per i prodotti core della nostra azienda».

Con sede a Vascon di Carbonera Itagency è tra i principali distributori di prodotti per tabaccherie. Fondata nel 1975 da Pietro Fabbrini e ora guidata da suo figlio Marco, l’azienda copre una rete di 57mila tabaccherie in Italia e conta 115 dipendenti, cui si aggiungono 150 agenti che operano lungo tutta la Penisola.

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