Camera di Commercio "Impossibile economia del 2015", chiude sede Conegliano
Impossibile sostenere l’attività Universitaria dello IUAV, l’accesso al credito, gli investimenti innovativi. Chiude la sede di Conegliano
CONEGLIANO — Impossibile sostenere efficacemente l’economia nel 2015. E’ questa la conclusione a cui la Giunta della Camera di Commercio è arrivata nella riunione di oggi, dopo aver esaminato le bozze del decreto legge approvato recentemente dal governo, che prevede una riduzione del 50% del diritto camerale a partire dall’anno prossimo. Il taglio previsto dal Governo vale per l’Ente trevigiano circa 8,5 milioni di euro per il 2015, a fronte delle stime effettuate: in questa situazione, fermo restando che i servizi amministrativi e di supporto alle imprese gestiti dalla struttura vanno assicurati, viene meno la possibilità di destinare risorse per lo sviluppo del territorio.
Le conseguenze sono presto dette: sarà impossibile rinnovare la convenzione con lo IUAV per la gestione dei corsi di design industriale e della moda a Treviso, non si potrà proseguire con le collaborazioni con le Università di Ca’ Foscari e di Padova per l’alta formazione economica, l’elaborazione di sistemi di rating integrato e gli studi sul mercato vitivinicolo. Salterà il sostegno ai confidi per favorire l’accesso al credito alle imprese, come pure l’incentivazione degli interventi di innovazione attraverso la concessione di contributi e le attività di supporto all’export. Ed anche il sistema dei servizi nel campo dell’innovazione tecnologica, dell’internazionalizzazione e marketing territoriale gestiti attraverso strutture collegate dovranno essere fortemente ridimensionati. Tutto ciò per assicurare, almeno per il 2015 e fino al compimento del piano di riordino della CCIAA, pure messo in campo dal Governo, un minimo supporto al sistema.
"Come fare per fronteggiare a tutto ciò? Tagliando ancora sui servizi (essere stati virtuosi in questo anni si rivela ora controproducente) - si legge in una nota della Camera di Commercio -, riorganizzando strutture, dismettendo. Un primo effetto potrebbe essere la chiusura della sede di Conegliano, ancora oggi molto operativa. “Sono azioni necessarie e di duro impatto per il sistema economico locale – afferma il Presidente Tognana - che sarà privato di quegli interventi strutturali da sempre chiesti ed apprezzati. E stupisce il fatto che a ciò si giunga per il dimezzamento di una imposta che, mediamente, si stima costi circa 90/100 euro all’anno per impresa. Peraltro abbiamo preso atto che comunque, pur a fronte di tutto ciò, dovremo comunque versare allo Stato i risparmi previsti per norme di legge sulle economie di gestione, che per Treviso quest’anno ammontano a 721.000 euro”.