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Economia

Eliminazione della "tassa cambia appalto": anche le coop di Confcooperative Belluno e Treviso esultano

Con l'approvazione definitiva della legge di stabilità è stata annullata la tassa sul licenziamento nel caso di cambio appalto, considerata assurda dalle cooperative aderenti a Confcooperative, che si sono battute affinchè fosse eliminata.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Nelle scorse settimane, durante l'esame della legge di bilancio alla Camera, è stata annullata definitivamente la tassa sul licenziamento, altrimenti detta 'tassa cambia appalto'. Grande soddisfazione fra le cooperative sociali aderenti a Confcooperative Belluno e Treviso, che a livello nazionale sono state a lungo impegnate - insieme alle altre organizzazioni sindacali di settore - a sostegno di un intervento normativo per l'esonero definitivo di questa imposta. "La 'tassa cambia appalto' - spiegano i cooperatori trevigiani - l'abbiamo sempre ritenuta assurda per le nostre imprese, come le cooperative sociali, che già applicano le cosiddette 'clausole sociali' per la salvaguardia dell'occupazione. Tali clausole, previste dall'articolo 4 del Contratto nazionale del lavoro Multiservizi e Servizi integrati, tutelano infatti il lavoratore in caso di cambio d'appalto, in quanto - se un'azienda perde l'appalto - il lavoratore viene assorbito dall'azienda subentrante. La Legge Fornero, che fin da subito mostrava evidenti elementi di incostituzionalità, introducendo questa imposta aveva inserito un evidente controsenso, immaginando il contributo sul licenziamento a garanzia della disoccupazione, senza però tener conto degli effetti distorsivi in un settore dove già esiste la clausola sociale". Nel febbraio scorso con il "Decreto Mille proroghe", Confcooperative con altre associazioni di categoria e col supporto delle organizzazioni sindacali di settore, aveva ottenuto un prolungamento della sospensione della tassa per tutto il 2016. "Abbiamo continuato ad insistere, forti delle nostre ragioni - è il commento di Confcooperative - ed ora finalmente, con l'approvazione definitiva della legge di stabilità al Senato, abbiamo ottenuto la definitiva cancellazione di questa tassa assurda. Una norma contraddittoria che avrebbe avuto un impatto negativo sulle oltre 30mila imprese italiane della filiera in cui operano 2 milioni e mezzo di lavoratori".

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