rotate-mobile
Economia Centro / Piazza dei Signori

Primo maggio, a Treviso lavoratori e imprenditori uniti

Il Primo maggio scenderanno in piazza a Treviso non solo i lavoratori ma anche gli imprenditori, per dare un segnale forte

Sarà un Primo maggio assolutamente inedito quello di Treviso, quest'anno.

I segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Treviso, Giacomo Vendrame, Franco Lorenzon e Antonio Confortin, hanno presentato lunedì l'iniziativa che vedrà manifestare insieme, mercoledì, rappresentanti dei lavoratori e dell'imprenditoria in centro a Treviso, dalle 10 alle 12.

A partire dalle 9.30 il corteo del Primo maggio si snoderà dalla stazione ferroviaria a piazza dei Signori, dove gli interventi dei segretari generali delle tre sigle sindacali si alterneranno alle testimonianze di lavoratori e lavoratrici.

Per la prima volta sul palco, accanto a loro, ci saranno tutti i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali della provincia: industriali, artigiani, commercianti, agricoltori, cooperative, ma anche il mondo del volontariato. In particolare aderiranno Ance, Unindustria, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Casartigiani, Confagricoltura, Confcooperative e Confesercenti.

“E’ la naturale espressione di un lavoro che da anni portiamo avanti tutti assieme nell’interesse dei lavoratori e delle aziende - hanno spiegato i segretari sindacali - Non esiste lavoro senza impresa e non esiste impresa senza lavoro. I ruoli rimangono distinti, ma gli obiettivi, oggi più che mai, sono comuni. La festa del primo maggio quest’anno sarà caratterizzata da un forte richiamo alle ragioni del lavoro e dell’impresa e alle necessità di rilanciare quella fase espansiva senza la quale saremo destinati a ripartire solo la miseria”.

La crisi – hanno affermato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Treviso - sta producendo effetti sul lavoro e sulla coesione sociale che possono diventare irreversibili. La disoccupazione aumenta ogni giorno, i redditi dei lavoratori e dei pensionati sono in calo e la povertà sta raggiungendo il nostro territorio come mai avvenuto prima d’ora”.

In provincia di Treviso il 2012 si è chiuso con quasi 8mila lavoratori licenziati, con una media di 656 ingressi in mobilità al mese, una crisi aziendale al giorno e un livello di sofferenza elevato, soprattutto nelle piccole imprese.

E’ necessario un cambiamento radicale dell’intervento politico, a favore del lavoro, dei lavoratori e delle imprese, per favorire un’inversione di tendenza – hanno commentato Vendrame, Lorenzon e Confortin - Occorre sostenere un sistema di welfare che dia risposte efficaci ai crescenti bisogni. Il carico fiscale va spostato dal lavoro alla rendita e va avviata una vera semplificazione burocratica”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Primo maggio, a Treviso lavoratori e imprenditori uniti

TrevisoToday è in caricamento