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Veneto-Romania: presentato il primo desk per le imprese

Firmato a Palazzo Giacomelli l’accordo tra Confindustria Romania e Confindustria Veneto Est per nuovi investimenti nel mercato dei Balcani. Nel 2022 oltre 3 miliardi di scambi tra Veneto e Bucarest (+23,9% sul pre Covid)

Un interscambio del Veneto con la Romania di oltre 3,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2022 (Italia 14,1 miliardi), 600 milioni in più sul pre Covid (+23,9%). Un Pnrr da 29,2 miliardi in tre anni distribuito su sei pilastri: ammodernamento, in chiave green, dell’infrastruttura ferroviaria e di trasporto; transizione digitale; energia, decarbonizzazione e sviluppo di fonti rinnovabili; coesione sociale e territoriale; sanità ed educazione. Ai quali si aggiungono 1,4 miliardi dal RePower EU per investimenti in efficienza energetica, riduzione della dipendenza dal gas russo, sviluppo dell’idrogeno. Sono solo alcune delle opportunità che le imprese italiane e venete in particolare, potranno intercettare nel piano varato dalla Romania in attuazione del Next Generation Eu, per consolidare una presenza che vede già l’Italia come secondo partner commerciale (dopo la Germania), primo investitore estero per numero di imprese registrate, nei settori agroindustriale, manifatturiero, energia, tessile, trasporti. Una solida base per poter concorrere anche alla ricostruzione della vicina Ucraina e intensificare la cooperazione con Kiev.

Se ne è parlato martedì 21 febbraio a Palazzo Giacomelli a Treviso, in occasione della firma dell’intesa tra Confindustria Veneto Est e Confindustria Romania che dà vita al Desk Romania, primo esempio in Italia di pacchetto completo di servizi di consulenza e supporto alle imprese associate, costituito presso Confindustria Romania, per cogliere le nuove opportunità commerciali e di investimento sul mercato romeno. Sono intervenuti il consigliere delegato di Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione Alessandra Polin, il presidente di Confindustria Romania Giulio Bertola, il Console Generale di Romania a Trieste Cosmin Lotreanu, il Console Onorario Generale di Romania Mario Moretti Polegato, la Presidente di Confindustria Est Europa Maria Luisa Meroni, il Presidente Maschio Gaspardo SpA Mirco Maschio, l’Amministratore Delegato Metalmont SpA Iacopo Meghini.

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In tempi di crisi della supply chain, accorciamento delle reti di fornitura e nearshoring, i legami già stretti con l’area Est Europa-Balcani sono destinati a rafforzarsi, anche per gli effetti geopolitici della guerra in Ucraina. Lo conferma l’interscambio dell’area vasta Padova, Treviso, Venezia e Rovigo con la Romania che nei primi nove mesi del 2022 ha sfiorato i 2 miliardi (1.992 milioni), con un balzo di 432 milioni in più rispetto all’analogo periodo 2019 (+27,7%). Con 942 milioni di esportazioni e importazioni per 1.049 milioni nei primi nove mesi, vale il 64% dell’interscambio totale del Veneto e il 14,1% di quello nazionale. E si avvia a mettere a segno un nuovo massimo a consuntivo dell’anno. In questo contesto, il nuovo Desk Romania offrirà alle oltre 5mila imprese associate a Confindustria Veneto Est un orientamento mirato e operativo alle nuove opportunità commerciali e di investimento nel Paese esteuropeo, con ricerche di mercato e di partner industriali, missioni imprenditoriali, ricerca di personale, informazioni su progetti, appalti e bandi nell’ambito del proprio Pnrr. Ma anche outlook economici e geopolitici, assistenza nelle relazioni istituzionali o governative, amministrative e burocratiche, report di affidabilità finanziaria e commerciale dei potenziali partner locali.

I commenti

«Tra Romania e Veneto c’è un rapporto storico consolidato, tra le persone, le imprese e le rappresentanze associative, che proprio a Treviso hanno costituito il loro primo nucleo italo-romeno - dichiara Alessandra Polin, consigliere delegato Confindustria Veneto Est per l’Internazionalizzazione -. Una relazione che è preziosa, in questa fase in cui le imprese tendono ad accorciare le catene di fornitura per metterle in sicurezza, con un nearshoring in realtà sempre esistito. I flussi commerciali ne danno la migliore evidenza e moltissimi sono i settori strategici che nei prossimi anni potrebbero rappresentare il volano per un ulteriore consolidamento della presenza imprenditoriale italiana e veneta. E diventare anche la base per poter dare il nostro contributo alla ricostruzione della vicina Ucraina che va ben oltre i soli interessi economici. Come Confindustria Veneto Est, abbiamo scelto di consolidare la partnership con Confindustria Romania per offrire alle aziende servizi e consulenza selettivi, in Italia e in Romania, sui progetti e le opportunità dischiuse da Pnrr, fondi europei e settori strategici, colmando quel gap informativo che spesso affligge le nostre aziende, e in particolare le PMI, pur in possesso di competenze sufficienti a concorrere sui mercati esteri. Valorizzando attraverso il Desk l’expertise e la rete istituzionale di Confindustria Romania, riconosciuta dal Governo romeno e rappresentativa degli interessi delle aziende italiane nel Paese».

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«Con il Desk Romania mettiamo a disposizione delle aziende associate a Confindustria Veneto Est i nostri consolidati e affidabili servizi, oltre alle nostre ventennali filiere produttive, che sono una risposta concreta alla sfida geopolitica che stiamo affrontando - dichiara Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania -. Operando direttamente in Romania, possiamo garantire la disponibilità di fornitori idonei, la possibilità di abbattere i tempi di consegna e di mitigare l’aumento dei costi di fornitura dall’estero, dall’energia alle materie prime ai semilavorati. A questo si aggiunge un mercato da 19 milioni di consumatori europei che prediligono il nostro made in Italy».

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