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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cinema

"Ferrante Fever": il film sulla misteriosa scrittrice arriva anche a Treviso

Proiezioni speciali al Multisala Corso e al The Space Cinema di Silea solo nella giornata di mercoledì 4 ottobre. Il film, per la regia di Giacomo Durzi, è il viaggio di uno straordinario successo che parte dai vicoli di Napoli e arriva in America

TREVISO Arriva sul grande schermo Ferrante Fever, il documentario diretto da Giacomo Durzi, che accompagna gli spettatori in un viaggio straordinario tra Napoli e l’America attraverso l’opera di Elena Ferrante. Un fenomeno editoriale che ha scalato le classifiche americane conquistando il critico del New Yorker James Wood, la scrittrice premio Pulitzer Elisabeth Strout e persino la candidata alle presidenziali Hillary Clinton. Il ciclo L’Amica Geniale ha conquistato anche l’Europa, dal primo posto in Norvegia alle prime posizioni In Inghilterra, Francia, Germania. Elena Ferrante è ormai un mito, alimentato dalle pochissime informazioni personali che si sanno sull’autrice, da lei stessa rilevate ne “La Frantumaglia”. Ora, il film che racconta la sua storia è pronto per essere presentato al pubblico. A Treviso saranno due i cinema che lo proietteranno nella serata di mercoledì 4 ottobre: il Multisala Corso e il The Space Cinema di Silea.
 
"Ferrante Fever", distribuito da QMI Stardust, si confronta con l’opera di Elena Ferrante ricercandone l’identità tra le sue righe. È un tentativo di dar voce e rappresentazione visiva alla produzione letteraria di Elena Ferrante, leggendola e interpretandola. Nonostante il successo internazionale, la scrittrice non è mai stata oggetto di un lavoro di questo tipo. Con l’aiuto di scrittori, critici letterari, registi che hanno tratto film dalle sue opere, librai ed editori, Ferrante Fever analizza la scrittura fortemente intima della Ferrante, per dipingerne un’identità ideale. Negli appunti di regia Durzi afferma: “Riuscire a rendere ‘la letteratura’ protagonista di un documentario è stata una sfida coinvolgente. Tramutare la parola scritta in corpi, facce e immagini, per raccontare la ricerca di questa scrittrice misteriosa. E parallelamente la mia ricerca, è quella di tutti noi. Perché se è vero quello che diceva Proust, cioè che lo scrittore non è un inventore ma un traduttore, forse non è poi così importante sapere chi sia davvero. Il libro essenziale, il solo libro vero, uno scrittore che si rispetti non deve inventarlo ma tradurlo: esiste già in ciascuno di noi.”

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