Mostra di scultura "Diario di viaggio" di Roberto Merotto
Mostra di scultura di Roberto Merotto
Diario di viaggio
Galleria 900 di Palazzo Sarcinelli dal 2 al 24 marzo 2024
Cornice fotografica di Graziano Scolaro
Orari: venerdì: 18.30-20.30
sabato e domenica: 10.00-13.00 / 15.00-19.30
Ingresso libero
Promossa dall’Associazione INTART con il Patrocinio del Comune di Conegliano, aprirà i battenti sabato 2 marzo 2024 alle ore 19.30 con intervento critico di Lorena Gava, la mostra di sculture di Roberto Merotto dal suggestivo titolo: “Diario di viaggio”. Si tratta davvero di un diario di viaggio puntellato di memorie ed emozioni plastiche accolte nelle belle e ariose sale della Galleria 900. Un itinerario che raccoglie le esperienze più significative di oltre trent’anni di confronto e di dialogo con la materia, a partire dal legno, fonte di ispirazione e di indagine profonda per la sua natura viva e duttile.
L’estro scultoreo di Roberto Merotto, protagonista di simposi in Italia e all’estero, è attratto principalmente dal tema riguardante la figura femminile secondo coordinate spazio-temporali che dall’antico conducono al presente. Costantemente ispirato alla classicità mutuata attraverso gli insegnamenti della più alta lezione del Novecento incarnata da Costantin Brancusi, da Artuto Martini e dal maestro d’Accademia Giancarlo Franco Tramontin, l’artista realizza opere a tutto tondo in cui la morbidezza e la sinuosità delle forme compatte e dei volumi solidi è interrotta da parti scavate e rientranti, a testimonianza delle fragilità, inquietudini e debolezze che accompagnano tante esistenze.
Nota biografica
Roberto Merotto nasce a Pieve di Soligo (TV) nel maggio del 1968. Nel 1994 si diploma in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Dal 1995 è insegnante di discipline plastiche prima al liceo artistico di Belluno, poi a quello di Vittorio Veneto, nel frattempo organizza corsi e stage di scultura per gli appassionati di quest’arte. Dal 1996 al 2006 approfondisce le sue conoscenze nell’intaglio ligneo presso la bottega del maestro intagliatore Armando Tittonel a Pieve di Soligo. La sua ricerca plastica lo spinge a sperimentare le potenzialità espressive di diversi materiali fra i quali l’argilla, il ferro, il bronzo, il vetro, la pietra e il legno suo prediletto. Alcune sue opere monumentali si possono ammirare a Irdning (Austria) presso lo Sport Center, a Rajhradice (Repubblica Ceca) nel parco delle industrie SIAD, a Toyama (Giappone) nel salone della scuola elementare, a Santo Stefano di Cadore (BL) in piazza 11 settembre, nel parco sculture di Reana del Rojale (UD) e presso l’azienda Danieli di Udine. Partecipa a numerosi simposi internazionali di scultura su legno e pietra, fra i più importanti quello di Inami in Giappone. Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero con ampio consenso di critica.